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Federmanager, 'premiare la competenza e valorizzare i talenti'
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In collaborazione con Federmanager
Cuzzilla all'Assemblea: Il governo faccia le riforme che servono
Il presidente di Federmanager Salvatore Cuzzilla partecipa all 'Assemblea Nazionale di Federmanager - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Federmanager
Nel nostro Paese si assiste allo svilupparsi di un "paradosso" riguardante la competenza: "Tutti la invocano, ma in pochi la riconoscono e sempre in meno la premiano”, tanto che, al primo gennaio, di quest’anno 6 milioni di italiani hanno lasciato la Penisola, dunque occorre "invertire il trend di investimenti pubblici aumentando quel 4,1% del Pil che destiniamo al sistema dell’istruzione oggi sotto la media Ue, responsabile, tra le altre cose, di un tasso di abbandono scolastico che nel Mezzogiorno sfiora il 15%", andando così a "valorizzare i talenti. E, poi, trattenerli qui”. Questo il messaggio lanciato stamattina dal presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, dal palco dell'Assemblea 2023 dell'organismo, all'Auditorium Parco della musica, a Roma; una iniziativa costellata dalla presenza di diversi esponenti governativi, nel corso della quale anche la premier Giorgia Meloni ha voluto inviare un videomessaggio, affermando che occorre "garantire il più possibile pari condizioni con le imprese straniere, con i sistemi più produttivi delle altre nazioni, europee e non. Questo vuol dire, ad esempio - ha proseguito - stesse regole e stesse tutele nel mondo del lavoro, sistemi fiscali allineati, medesime regole produttive, con riferimento per esempio all'ambiente. Il dumping salariale, fiscale, ambientale erige un muro che si chiama concorrenza sleale, un muro che limita la competitività di coloro che lo subiscono". Meloni si è detta "molto colpita" dal titolo dell'assemblea, 'A gran voce, per un'Italia competente e competitiva'. "Credo - ha sottolineato - sintetizzi bene anche due pilastri dell'azione di governo, competitività e competenza. Per noi competitività significa costruire un'Italia che possa giocarsela ad armi pari con le altre grandi nazioni del mondo, un concetto che vale in tutti gli ambiti, a maggior ragione per le nostre imprese, che voi manager guidate". Parole che sono in linea con quanto affermato da Cuzzilla, nella sua relazione, che ha invitato il governo a realizzare "con coraggio le riforme che servono" alla nazione: "Noi manager siamo lontani dalle piazze, non ci appartiene il chiacchiericcio, e certamente non imbracciamo il megafono né inseguiamo l'ultima tendenza sui social media", ma "abbiamo molte cose da dire e oggi le esporremo. Non lo faremo urlando, ma nemmeno sottovoce. Lo faremo con dignità e serietà, con senso di responsabilità, e anche con un po' di orgoglio" ed "il nostro obiettivo è quello sintetizzato nel titolo di questa assemblea: noi stiamo dalla parte dell'Italia competente e competitiva e a questa ambizione ci rivolgiamo", ha evidenziato il presidente di Federmanager. Tra i partecipanti all'Assemblea capitolina il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, secondo cui "il ruolo dei manager è fondamentale per competere sempre più a livello globale", mentre per il titolare degli Esteri Antonio Tajani serve "una rivoluzione burocratica: basta timbri, carte", tutto ciò che mette in difficoltà l'investitore, che poi decide di non restare in Italia, spiegando anche che, se non si persegue questa strada, "si perde in competitività" ed i manager della Pubblica amministrazione "così se ne vanno all'estero". Una posizione, questa, contemplata da Cuzzilla, secondo cui bisogna "allentare il carico normativo e burocratico, poi investire su asset strategici che costituiscono l’eccellenza italiana nel mondo e capitalizzare le imprese con opere tangibili come infrastrutture, reti e collegamenti". E di operazioni finanziarie che servono al Paese ha parlato pure il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: "I 200 e rotti miliardi del Pnrr bisogna spenderli bene. Il problema è spendere bene" quelle risorse, "e non spendere tutto: se spendo per costruire campi di calcio e campi da padel, non faccio investimenti in tecnologia", precisando che, tra gli investimenti, quelli da effettuare riguardano il poter "collegare con l'Alta velocità il Nord e il Sud del Paese".
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