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Irena, i materiali critici vulnerabili ai rischi geopolitici

Irena, i materiali critici vulnerabili ai rischi geopolitici

La transizione energetica richiede un forte aumento dell'offerta

ROMA, 12 luglio 2023, 11:52

Redazione ANSA

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La transizione energetica richiede "un drastico aumento dell'offerta di materiali critici, ma le loro catene di approvvigionamento rimangono vulnerabili a una serie di rischi geopolitici". Lo rileva un nuovo rapporto dell'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) "Geopolitics of the Energy Transition: Critical Materials" spiegando che mentre "non c'è scarsità di riserve per i minerali di transizione energetica, le capacità globali per l'estrazione e la raffinazione sono limitate".
    "Le interruzioni dell'approvvigionamento potrebbero avere un impatto sulla velocità della transizione energetica a breve-medio termine" avverte il rapporto spiegando che "l'estrazione e la lavorazione di materiali critici sono geograficamente concentrate, con pochi paesi e poche grandi aziende che svolgono un ruolo dominante. Gli shock esterni, il nazionalismo delle risorse, le restrizioni alle esportazioni, i cartelli minerari, l'instabilità e la manipolazione del mercato potrebbero aumentare i rischi di carenze di approvvigionamento".
    Oggi, l'estrazione di materiali critici è altamente concentrata in alcuni Paesi: Australia (litio), Cina (grafite, terre rare), Cile (rame e litio), Repubblica Democratica del Congo (cobalto), Indonesia (nichel) e Sud Africa (platino, iridio) sono gli attori dominanti. La lavorazione è ancora più concentrata geograficamente, con la Cina che rappresenta oltre il 50% della fornitura raffinata mondiale di grafite (naturale), disprosio (una terra rara), cobalto, litio e manganese.
    "La transizione energetica diventerà uno dei principali motori della domanda di minerali critici", afferma il direttore generale di Irena, Francesco La Camera. "Il rischio di interruzioni della catena di approvvigionamento riguarda meno la sicurezza energetica e più il potenziale rallentamento della transizione, che deve essere evitato. Sulla strada verso la Cop28, il mio messaggio è quello di rafforzare urgentemente la collaborazione sui materiali critici per ridurre al minimo i rischi geopolitici delle catene di approvvigionamento concentrate e accelerare la diffusione delle energie rinnovabili per limitare l'aumento delle temperature a 1,5 gradi centigradi".
   

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