Otto proposte concrete per favorire
l'adattamento infrastrutturale delle reti idriche al cambiamento
climatico. A lanciarle - nel giorno della prima riunione del
Tavolo interministeriale per l'emergenza siccità - è Utilitalia,
la Federazione delle imprese dei servizi pubblici, le cui
associate forniscono i servizi idrici all'80% della popolazione
italiana.
Le proposte sono riduzione delle perdite, nuovi invasi e
interconnessioni, riutilizzo delle acque depurate, contrasto al
cuneo salino, aumento della dissalazione, rafforzamento dei
distretti idrografici, superamento delle gestioni in economia,
semplificazione delle procedure.
Per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, le
aziende italiane del settore idrico sono pronte a mettere in
campo investimenti per circa 11 miliardi di euro nei prossimi 3
anni: 7,8 saranno destinati ad interventi per garantire la
sicurezza dell'approvvigionamento idrico delle aree urbane ed
una maggiore resilienza delle infrastrutture, e 3,1 miliardi per
contrastare il fenomeno delle dispersioni idriche.
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