"Non si strumentalizzi l'attuale
crisi energetica e il PiTESAI, il Piano per la transizione
energetica sostenibile delle aree idonee entrato in vigore a
febbraio. Le 37 istanze rigettate a fine marzo sono "solo"
permessi di ricerca e non concessioni estrattive, pozzi o
piattaforme. Nessuno dei titoli in questione al momento e nei
prossimi anni produce o produrrebbe gas".
È quanto sottolineano in una nota congiunta Greenpeace Italia,
Legambiente e WWF Italia , dopo la querelle nata dalla
pubblicazione del BUIG (Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e
delle Georisorse).
"In particolare -spiegano le associazioni nella nota- "si sta
cercando di far passare queste bocciature per quello che non
sono e si sta utilizzando la crisi del gas, dovuta anche al
conflitto in Ucraina, per alimentare la fantomatica indipendenza
energetica dell'Italia grazie agli idrocarburi presenti nel
sottosuolo o nei fondali della penisola".
Secondo le associazioni "in Italia dei 3,5 miliardi di metri
cubi di gas estratti nel 2021 (1,9 miliardi a mare e 1,6 a
terra), la stragrande maggioranza del gas estratto proviene da
11 concessioni di coltivazione a mare (su 43 titoli vigenti) e
da 4 concessioni di coltivazione a terra (su 58 titoli
presenti). Nel dettaglio si evince come il 77% del gas estratto
a mare proviene da 11 concessioni di cui 3 (di proprietà ENI)
contribuiscono per circa il 35% e le restanti 9 concessioni per
il restante 42% del totale a mare. Ancor più evidente la
situazione sulla terra ferma dove il 77% della produzione
proviene da sole 4 concessioni di cui in particolare 2, ubicate
in Basilicata, contribuiscono per 70%. Tradotto in parole
semplici, la quasi totalità del gas estratto in Italia proviene
solamente da 15 concessioni di coltivazione, mentre le restanti
86 concessioni contribuiscono ognuna pochi decimi percentuali
rispetto al totale. In ottica di produzione ed economicità
sarebbero quindi tutte da dismettere perché vivono nei nostri
mari senza dare alcun apporto significativo, strategico o
economico alla comunità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA