Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Clima: in Sahel +4,3 gradi entro 2080, scenari apocalittici

Clima: in Sahel +4,3 gradi entro 2080, scenari apocalittici

ROMA, 17 novembre 2022, 10:47

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Senza investimenti urgenti i Paesi del Sahel potrebbero andare incontro ad un aumento delle crisi climatiche con una crescita del riscaldamento, da qui al 2080, fino a 4,3 gradi. In un tale scenario le inondazioni, la siccità e le ondate di calore devastatrici cancellerebbero l'accesso all'acqua, al nutrimento e ai mezzi di sussistenza, amplificando i rischi di conflitti e spingendo le popolazioni a fuggire ad abbandonare le loro case, con un aumento delle migrazioni. Una realtà comune, secondo l 'Onu ai dieci paesi del Sahel: Burkina Faso, Cameroun, Gambia, Guinea, Mali, Mauritania, Niger, Nigéria, Sénégal e Tchad dove le comunità dipendono dall'agricoltura e dalla pastorizia che sono molto vulnerabili ai cambiamenti climatici. L'insicurezza alimentare è già in crescita in queste zone e alla lunga i raccolti di mais, miglio e sorgo sono destinati a diminuire a causa degli choc climatici.
    "L'aumento delle temperature e le condizioni meteorologiche estreme nel Sahel stanno esacerbando i conflitti armati, che stanno già distruggendo i mezzi di sussistenza, aumentando l' insicurezza alimentare e causando sfollamenti", ha dichiarato Andrew Harper, Consigliere speciale dell'UNHCR per l'azione per il clima. "Solo un massiccio intervento per mitigare l'emergenza climatica può ridurre la crisi umanitaria attuale e futura", ha aggiunto. Dunque la situazione è grave ma, secondo l'Onu, molto si può fare per mitigare gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici perchè il Sahel è dotato di abbondanti risorse naturali. La regione si trova su una delle più grandi falde acquifere dell'Africa e ha un immenso potenziale di energia rinnovabile, compresa l'abbondante capacità di energia solare. La regione può contare inoltre su "una popolazione giovane e dinamica" sottolinea l'Onu. Quasi il 65% dei saheliani ha, infatti, meno di 25 anni. Servono dunque misure coraggiose di mitigazione e adattamento climatico per sostenere i paesi e le comunità del Sahel, "ma queste soluzioni richiedono un forte impegno e dedizione da parte di tutti, con risposte politiche proattive e di impatto" conclude l'Onu.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza