Le popolazioni di leone presenti in
Africa hanno perduto il 90% del loro areale originario e il
numero è calato drasticamente nell'ultimo secolo, passando da
200.000 individui agli inizi del '900 a meno di 30.000 rimasti
oggi nel continente. Nella Giornata mondiale del leone, che si
celebra ogni anno il 10 agosto, il WWF lancia l'allarme per il
futuro di questa specie iconica, da sempre simbolo di forza e
resistenza.
La riduzione dei leoni in Africa, infatti, non sembra
arrestarsi e dai dati più recenti emerge che, solo negli ultimi
20 anni, la popolazione ha subito un declino del 43%. La Iucn
(Unione internazionale per la conservazione della natura)
classifica la specie come "vulnerabile" ma in continuo calo
numerico. Tra le minacce principali la perdita e il degrado
dell'habitat, causati principalmente dall'incremento della
popolazione umana e dalla sempre maggiore diffusione delle
infrastrutture; la diminuzione di alcune delle sue prede
elettive, il conflitto diretto e indiretto con l'uomo (causato
in primis dalle predazioni a danno del bestiame domestico) e il
bracconaggio, legato anche al commercio illegale di pellicce e
altre parti del corpo.
Oggi si stima che il leone occupi solo il 10% del suo areale
originario. I leoni sono presenti in 27 paesi africani, ma solo
in 7 di questi si contano popolazioni con più di 1.000
individui. La specie è invece ormai estinta in 26 Stati del suo
areale di origine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA