"Sono stato arrestato mercoledì
scorso mentre facevo un atto di disobbedienza civile in un
disperato tentativo di difendere i miei figli e proteggere il
pianeta che amo". È il racconto dello scienziato climatico della
Nasa Peter Kalmus, leader di Scientists Rebellion, alla
conferenza della coalizione A22 che riunisce i cittadini di
Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Norvegia,
Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti e movimenti come Extinction
rebellion.
Kalmus, fermato per essersi incatenato all'ingresso della
banca JP Morgan Chase a Los Angeles, ricorda che il segretario
generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha detto che
"gli attivisti climatici sono a volte descritti come pericolosi
radicali, ma i veri radicali pericolosi sono i paesi che
aumentano la produzione di combustibili fossili".
"Il nostro compito come Scientists rebellion e altri gruppi
che premono per la disobbedienza civile di massa è svegliare il
mondo di fronte alla vera emergenza in cui siamo", dichiara
Kalmus. Proteste, scioperi della fame, blocchi delle strade e
dei binari del treno, hanno causato decine di arresti negli
ultimi mesi, si legge in una nota diffusa da Ultima generazione,
che partecipa alla conferenza e afferma: "Le persone coinvolte
non hanno alcuna intenzione di fermarsi e nei prossimi giorni
sono previste altre azioni".
"La disobbedienza civile è il modo per ripristinare il
concetto di comunità, di responsabilità condivisa e di amore per
ciò che conta di più. Per la prima volta nella storia, questo
sta emergendo come un progetto collettivo nelle democrazie
occidentali" ha dichiarato Michele Giulii, tra i promotori della
campagna in Italia.
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