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Riciclo italiano danneggiato da plastiche low cost dall'Asia

Riciclo italiano danneggiato da plastiche low cost dall'Asia

Imprese, servono incentivi per l'uso di materie prime seconde

RIMINI, 08 novembre 2023, 19:13

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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"La produzione asiatica di polimeri vergini low cost ha invaso il mercato europeo, rendendo ancora più urgente dotare il settore del riciclo della plastica di reale competitività, eliminando lacci e freni che imbrigliano il comparto".
    Lo ha detto Walter Regis, presidente di Assorimap, l'associazione delle imprese italiane del riciclo della plastica, ad un convegno ad Ecomondo a Rimini sul riciclo di metalli, plastica e carta.
    "Per ogni tonnellata di materia plastica riciclata si risparmiano 1,9 tonnellate di petrolio, si riducono le emissioni di CO2 di 1,4 di tonnellate, nonché quantità ingenti di energia elettrica - ha aggiunto Regis -. Per valorizzare il settore occorrono provvedimenti finalizzati all'apertura reale del mercato del riciclato con previsioni, in particolare di contenuto minimo obbligatorio".
    "Forzare un mercato, scoraggiando le esportazioni, creerà forti scompensi e un indebolimento del settore del recupero, di cui l'Italia è paese leader. Proprio le esportazioni hanno registrato un sostanziale raddoppio nel corso del 2023, che hanno trainato il comparto", commenta Francesco Sicilia, direttore generale di Unirima, l'associazione delle imprese del riciclo della carta.
    "La decarbonizzazione non può avvenire con una scelta protezionistica di chiusura dell'export - aggiunge Cinzia Vezzosi, Vice Presidente di Assofermet, l'associazione delle imprese del riciclo -. Vanno invece adottate politiche che promuovano la richiesta di prodotti riciclati da parte degli individui. Una scelta potrebbe essere l'inserimento di tassi minimi di contenuto di materiale riciclato, o l'abbinamento di una percentuale di Iva più bassa per prodotti di questo tipo. A livello comunitario sarebbe invece essenziale che il legislatore incentivasse le politiche di supporto alla circolarità, magari riconoscendo "carbon credits" quando si sostituisce la materia prima con materiale riciclato".
   

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