La lotta al cambiamento climatico
richiede, oltre all'impegno delle imprese e del mondo della
finanza, un maggior contributo di governi e istituzioni
pubbliche, che devono destinare risorse per contrastare
l'emergenza climatica.
E' quanto ha sostenuto il dg del gruppo Unipol, Matteo
Laterza, nel suo intervento a 'Direzione 2050 Strategie per la
neutralità climatica'.
"La lotta al cambiamento climatico deve essere condotta con
una forte collaborazione tra pubblico e privato ma mi sembra che
ci sia una forte impostazione volta a far sì che i privati
vadano in una certa direzione quando in altre realtà, e mi
riferisco agli Stati Uniti, è stata approvata una legge da più
di 500 miliardi di dollari, una manovre di politica fiscale
volta a favorire la lotta al cambiamento climatico da parte
degli operatori del settore. Credo che anche lato nostro - ha
detto Laterza - sia necessario, magari non nella stessa
proporzione e con le stesse modalità, oltre a un commitment dei
privati, una certa forma di investimento pubblico, con politiche
fiscali, incentivi o altro che possa favorire queste tendenze".
"Nel 2050 - ha aggiunto il dg di Unipol - raggiungeremo
questi obiettivi solo e soltanto se ci sarà un impegno congiunto
di tutti gli operatori privati e pubblici per raggiungere
qualcosa nell'interesse di tutti quanti e penso che le compagnie
di assicurazione debbano fare la loro parte".
A tal proposito Laterza ha evidenziato come, ad esempio, le
assicurazioni dei privati contro gli eventi calamitosi legati
al clima sia ancora insufficiente: "stiamo gestendo eventi
importanti come l'alluvione in Emilia Romagna e vedendo vedendo
le stime dei danni e quanto è coperto dalle assicurazioni
private, fatto 100 solo una minima parte di questo importo e
quindi il resto dovrà essere finanziato con nuovo debito o
comunque ricadrà sulla fiscalità generale".
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