Eni Sustainable Mobility (gruppo
Eni) e Saipem hanno firmato un protocollo d'intesa per
l'impiego di carburanti di natura biogenica sui mezzi navali di
perforazione e costruzione di Saipem, con particolare
riferimento alle operazioni nell'area del mare Mediterraneo. Lo
annunciano i due gruppi in una nota congiunta in cui viene
indicato che la flotta di Saipem opera in tutto il mondo ed è
composta da 45 mezzi navali per la costruzione e la perforazione
e che l'accordo è una 'pietra miliare' (milestone) "a conferma
dell'impegno reciproco nella diversificazione delle fonti
energetiche e nella riduzione dell'impronta carbonica nelle
operazioni offshore".
Eni produce biocarburanti sin dal 2014, grazie alla
riconversione delle raffinerie di Venezia e Gela in
bioraffinerie, che dalla fine del 2022 sono palm oil free.
Tramite la tecnologia proprietaria 'Ecofining' vengono trattate
materie prime vegetali o di scarti animali e prodotti
biocarburanti Hvo (olio vegetale idrogenato). "I biocarburanti -
viene spiegato - sono uno dei pilastri del piano strategico Eni
per il raggiungimento della carbon neutrality al 2050,
attraverso un percorso di decarbonizzazione che punta
all'abbattimento delle emissioni di processi industriali e
prodotti".
Per Saipem invece l'accordo rientra nell'ambito della
realizzazione della strategia "per la riduzione delle emissioni
Ghg" ed implementa, insieme alle altre iniziative e agli
investimenti previsti dal piano strategico del Gruppo. Grazie
all'utilizzo dei biocarburanti prodotti da Eni, Saipem punta a
ridurre l'emissione di circa 550mila tonnellate di Co2 per anno,
pari a circa il 60% delle sue emissioni di scopo totali annue.
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