Ryanair "verificherà nei prossimi 2
anni il proprio ambizioso obiettivo di raggiungere la neutralità
carbonica nel 2050" con lo Sbti, il 'Science Based Target' in
collaborazione tra il Cdp (Carbon Disclosure Project), il Global
Compact dell'Onu, il World Resources Institute e il Wwf. Lo ha
detto l'amministratore delegato Michael O' Leary sottolineando
che "la flotta di velivoli B3737 più efficienti e più verdi, che
consentono di avere il 4% di posti in più con un consumo
inferiore del 16% è cresciuta di 11 unità a 84 aerei nel terzo
trimestre".
Il gruppo ha poi investito 200 milioni per interventi di
'retro-fit' ai 409 B737-800 NG che compongono la flotta, i quali
"consumeranno l'1,5% in meno". Poi c'è il Saf, (Combustibile per
un'aviazione sostenibile), che secondo O' Leary "giocherà un
ruolo chiave nel ridurre le nostre emissioni di C02 del 10% per
passeggero/Km a 60 grammi entro il 2030". Per quella data il
manager spera di "arrivare al 12,5% degli aerei alimentati con
Saf", per il quale ha firmato un protocollo d'intesa con Shell
per la fornitura di 360mila tonnellate tra il 2025 e il 2030
"riapsrmiano 900mila tonnellata di Co2 nelle principali basi di
Ryanair a Dublino e Londra".
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