Dalla tassonomia al Pnrr, sono dieci
le raccomandazioni dell'Asvis-Alleanza italiana per lo sviluppo
sostenibile nel nuovo position paper 'Finanza per lo sviluppo
sostenibile'. La prima indicazione è quella di finanziare la
transizione giusta con strumenti come "un sistema di incentivi
commisurati al raggiungimento da parte delle aziende degli
obiettivi di decarbonizzazione, eventualmente negoziabili in un
mercato con l'assistenza di una garanzia pubblica".
La seconda raccomandazione punta a favorire la finanza
d'impatto e gli investimenti sostenibili rafforzando gli
strumenti di regolazione a partire dalla tassonomia. La terza
invita quindi ad adottare le tecniche della finanza di impatto e
dare impulso alla tassonomia per gli obiettivi sociali, oltre
che per quelli ambientali. Segue la raccomandazione di
modificare i modelli di business degli operatori finanziari, per
esempio rafforzando i processi di identificazione dei rischi Esg
e la loro quantificazione nei modelli di rischio.
Il punto cinque mira ad accelerare nell'adozione delle
direttive europee sul reporting di sostenibilità, per consentire
a imprese e sistema finanziario di adattarsi al nuovo contesto
in tempi brevi. Il sesto è dedicato al consolidamento degli
strumenti di finanza pubblica europea per la sostenibilità verso
l'utilizzo del bilancio europeo, del finanziamento comune
attraverso debito comune e della tassazione ambientale europea
per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Gli ultimi quattro punti riguardano l'utilizzo del Pnrr per
sviluppare la capacità di progettazione delle amministrazioni
pubbliche, la promozione della finanza per il consumo
sostenibile, la regolamentazione per la sostenibilità dei
consumi e l'utilizzo della finanza per raggiungere obiettivi di
parità di genere.
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