Il percorso per mantenere il
riscaldamento globale entro 1,5°C dai livelli pre-industriali
richiede un grande cambiamento nella produzione e nel consumo di
energia da parte della società, che dovrebbe portare a una
riduzione di 37 GT di emissioni di CO2 all'anno entro il 2050.
Lo sostiene il secondo World Energy Transitions Outlook (Weto)
di Irena, l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili.
Questo obiettivo secondo Irena si può raggiungere attraverso
la crescita significativa della generazione e degli usi diretti
di energia elettrica basata su rinnovabili; un sostanziale
miglioramento dell'efficienza energetica; l'elettrificazione di
tutti gli usi finali (per esempio, veicoli elettrici e pompe di
calore); l'idrogeno verde e suoi derivati; la bioenergia
sostenibile associata a iniziative di cattura e stoccaggio di
CO2; l'utilizzo di iniziative di cattura e stoccaggio di CO2 nel
cosiddetto "ultimo miglio".
Il Weto 2022 sottolinea che gli interventi a breve termine
per affrontare le emergenze devono essere accompagnati da
un'attenzione costante a una transizione energetica di successo
nel medio e lungo termine. Qualsiasi iniziativa che non sia
un'azione radicale e immediata diminuirà - o cancellerà - le
possibilità di rimanere sull'obiettivo di 1,5°C o addirittura
2°C.
L'accelerazione della transizione energetica secondo il
rapporto è necessaria anche per garantire sicurezza energetica
nel lungo periodo, stabilità dei prezzi e resilienza delle
nazioni. Rivedere i piani, le politiche, i regimi fiscali e la
struttura del settore energetico che impediscono il progresso, è
una scelta politica.
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