E' nato in parte a Torino il motore
green di Avio, primo in Europa con alimentazione a ossigeno e
metano liquidi. Il nuovo motore M10 - presentato in un incontro
con il Distretto Aerospaziale del Piemonte - è parte dello
sviluppo del lanciatore Vega E, progetto coordinato dall'Esa
(European Space Agency) e finalizzato a qualificare la versione
successiva a Vega il cui lancio è previsto nel 2026. Il
progetto, che ha superato già i primi due test nel nuovo
impianto di Avio in Sardegna, ha un valore tra i 50 e i 60
milioni di euro tra fondi Avio per i test, contributo della
Regione Piemonte per la ricerca e sostegno delle Agenzie,. A
Torino ci lavora una ventina di persone, ma il numero potrebbe
aumentare.
Il progetto, iniziato alcuni anni fa grazie alla
cooperazione tra Avio e l'Agenzia Spaziale Italiana, è stato
sviluppato in ambito Esa e sostenuto dal governo. In Piemonte
sono stati progettati e realizzati 3 componenti principali del
motore: le 2 turbopompe, una a ossigeno liquido e l'altra a
metano liquido e una delle valvole di regolazione: elementi
costituiti da dieci parti meccaniche di precisione. Le parti
restanti del motore sono realizzate negli impianti Avio di
Colleferro (Roma).
"Il successo dei test del motore M10 rappresentano un
momento storico per la nostra azienda. Avio dimostra di avere a
disposizione la tecnologia più innovativa e più sostenibile per
la propulsione criogenica dei lanciatori del futuro" spiega l'ad
di Avio, Giulio Ranzo. "Il Distretto Aerospaziale Piemonte segue
con attenzione l'evolversi del progetto e la significativa
ricaduta economica e di occupazione per il territorio" aggiunge
il presidente Fulvia Quagliotti. "Abbiamo lavorato in grande
sintonia con i colleghi di Colleferro collaborando con le
eccellenze tecnologiche del Piemonte, con il Distretto
Aerospaziale di Torino e con il Politecnico di Torino. Un lavoro
di squadra che ha prodotto un risultato straordinario"
sottolinea Christophe Dumaz, responsabile del Programma Vega E.
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