"Se oggi arrivassimo a una
percentuale di rinnovabile pari a quanto ci siamo impegnati a
fare al 2030, avremmo un prezzo dell'energia inferiore del
35-37%. Se non avessimo iniziato questa transizione energetica -
oggi l'Italia fa circa il 45-47% di produzione da fonte
rinnovabile - gli aumenti sarebbero ulteriormente maggiori del
10%". Così il direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta,
intervenendo nel corso della prima giornata dell'Intelligence
Week organizzata da Vento & Associati. "La transizione
energetica - ha spiegato - serve anche da un punto di vista
economico. Non è lo sfizio di qualche ecologista. Abbiamo
imparato che dipendere dal gas, in queste dimensioni, è
assurdo". "Il grande vincolo" all'aumento rapido della nostra
quota di rinnovabili, per svincolarci dal gas, "è la lentezza
burocratica, il permitting e tutti gli iter", ha proseguito
Lanzetta. "Se oggi rinnovassimo tutto il parco eolico avremmo un
incremento di produzione del 50%. Ma in Italia abbiamo problemi
anche nel rinnovo degli impianti", ha osservato.
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