La carenza di rame può diventare un
ostacolo per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale e della
decarbonizzazione a livello mondiale. Lo afferma Albert Chu,
portfolio manager di Man Group. Secondo il gestore sono
necessarie "circa 65mila tonnellate di rame per ogni GW di
potenza applicata". "Se ipotizziamo che ogni anno negli Stati
Uniti vengano costruiti data center da 3-5 GW di potenza
applicata - spiega - l'incremento del consumo potrebbe oscillare
tra lo 0,5 e l'1,5% della domanda globale di rame". "Sebbene
possa sembrare insignificante - aggiunge - anche una carenza
dell'1% potrebbe far precipitare il mercato in un deficit
significativo".
Poi c'è il tema della decarbonizzazione. Per costruire una
turbina eolica terrestre o un pannello solare in grado di
generare da 1 a 3 Mw di energia sono necessarie 4-5 tonnellate
di rame. "Se a ciò si aggiunge la crescente diffusione delle
batterie per veicoli elettrici - sottolinea Chu - la spinta
verso la sostenibilità ha come conseguenza involontaria il
consumo di una risorsa limitata". Un con motore a combustione
interna, ad esempio, richiede 48 libbre (21,77 Kg) di rame
contro le 183 libbre (83 Kg) per la batteria di un veicolo
elettrico, mentre un'auto ibrida ne richiede 88 libbre (39,3
Kg). Per raggiungere gli obiettivi della decarbonizzazione le
stime sono per una crescita di "5 o 6 volte" della domanda
rispetto ai consumi attuali.
"L'approvvigionamento di rame - conclude il gestore di Man
Group - è stato messo a dura prova dall'instabilità operativa e
politica delle regioni in cui viene estratto, tra cui Congo,
Kazakistan, Mongolia e America Latina, e nell'ultimo anno circa
il 3-5% della produzione globale ne ha risentito per questi
motivi".
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