Il 48% dell'organico di Banca
Progetto è donna. Lo afferma l'amministratore delegato Paolo
Fiorentino secondo il quale "gestire le differenze e
incoraggiare l'inclusione" costituisce per la banca un "valore
aggiunto dal punto di vista umano e un significativo vantaggio
competitivo per il business, perché si valorizza il contributo
unico di ciascun dipendente".
"In Banca Progetto - ha sottolineato nel corso di un evento
organizzato da Inclusive Fianance - le donne rappresentano il
48% dei dipendenti totali". "Per portare avanti un cambiamento -
ha aggiunto - bisogna 'fare' e noi, a tal proposito, abbiamo
adottato tutta una serie di provvedimenti: per esempio siamo
molto flessibili e prevediamo 14 giorni di smart-working al mese
per i dipendenti genitori, abbiamo aumentato la retribuzione
media delle donne del 9% e previsto un salario di ingresso
minimo di 32mila euro".
"L'integrazione delle diversità - ha spiegato - è
fondamentale". A suo dire "rischiamo di perdere opportunità per
l'intero Paese, non valorizzando i talenti e non condividendo".
Fiorentino ha poi annunciato l'arrivo di un progetto per
"finanziare l'imprenditoria femminile e le start-up innovative",
partendo da "un plafond di 30 milioni di euro con la consulenza
necessaria".
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