Il decreto Semplificazioni
"diventa un'occasione che non possiamo perdere. Anche per
superare gli ostacoli non tecnologici alla transizione
ecologica. Le rinnovabili sono la parte femminile del Piano
nazionale di ripresa e resilienza, ed è per questo che bisogna
ristabilire una parità di genere. Abbiamo un problema da
risolvere: dare pari opportunità alle rinnovabili, altrimenti
partiremo sempre con un carico di ostacoli". Così la
vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera, e
capogruppo di Facciamo ECO, Rossella Muroni nel corso del
convegno on-line dell'Anev, in occasione della Giornata mondiale
del vento.
"La mia sensazione è che abbiamo lasciato le imprese a
dirimere questioni con i territori, cosa che a loro non compete
- osserva - è evidente che c'è bisogno di un processo di
partecipazione e di condivisione. Noi dobbiamo fare in modo di
favorire questo processo, anche perché spesso ci sono ingegneri
che si trovano a dover fare i mediatori culturali. La politica
credo debba riscoprire il senso di responsabilità. Per questo
l'obiettivo di tutti noi è di rendere il decreto Semplificazioni
utile allo sviluppo delle rinnovabili".
Inoltre, spiega Muroni, "dobbiamo essere coerenti nel
rapporto con l'Europa. Le rinnovabili penso possano essere la
chiave per la decarbonizzazione del sistema economico,
soprattutto se associate a una rivoluzione sociale".
"E' fondamentale - conclude Muroni - che mentre si parla di
transizione ecologica ognuno si assuma la sua responsabilità;
per questo avevo chiesto che nel Cite (Comitato
interministeriale per la transizione ecologica) ci fosse il
ministero dei Beni culturali. Vanno bene le infrastrutture
decisionali ma poi c'è proprio bisogno di una scelta politica".
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