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Diritti delle Donne, Pe denuncia regresso nella parità

Diritti delle Donne, Pe denuncia regresso nella parità

Fissate priorità in vista 64esima Commissione Onu a marzo

STRASBURGO, 13 febbraio 2020, 15:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Parlamento europeo denuncia "un regresso della parità di genere" nella risoluzione che definisce le sue priorità per la 64esima Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne (UNCSW64), che si terrà a New York a marzo.
    Nella risoluzione adottata con 463 voti favorevoli, 108 contrari e 50 astensioni, i deputati deplorano che molte delle sfide identificate 25 anni fa dalla Dichiarazione e dalla Piattaforma d'azione di Pechino siano ancora attuali. Chiedono al Consiglio di garantire che l'Ue assuma una posizione unitaria e intervenga con fermezza per "denunciare inequivocabilmente il regresso della parità di genere e le misure che compromettono i diritti, l'autonomia e l'emancipazione delle donne".
    Nella risoluzione i deputati auspicano delle misure che promuovano l'emancipazione economica e politica delle donne, in particolare: una loro maggiore inclusione nel mercato del lavoro; un miglior sostegno all'imprenditoria femminile, oltre a colmare definitivamente il divario retributivo di genere (16%) e i divari pensionistici (37%) ma anche un'equa ripartizione delle responsabilità domestiche e di assistenza tra donne e uomini. Il testo chiede di promuovere l'istruzione delle ragazze e una maggiore partecipazione alle carriere Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), di promuovere una rappresentanza equilibrata di genere a tutti i livelli del processo decisionale e di sbloccare la direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione in seno al Consiglio. Infine, a livello globale, l'Ue dovrebbe condannare fermamente la norma "global gag", che vieta alle organizzazioni internazionali di ricevere dagli Stati Uniti finanziamenti per la pianificazione familiare se offrono servizi per l'aborto, di sostenere i finanziamenti a favore della salute sessuale e riproduttiva e di promuovere una maggiore partecipazione delle donne nelle azioni per il clima e di costruzione della pace.
   

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