Sarà l'ex scuola superiore
Guglielmo Reiss Romoli, situata all'Aquila in via Giovanni
Falcone, a ospitare l'ecosistema di innovazione,
digitalizzazione e sostenibilità per l'economia diffusa in
Italia Centrale Vitality, uno degli 11 ecosistemi di innovazione
nazionali finanziati con i fondi del Pnrr. Presentato
ufficialmente nel capoluogo nel luglio 2022 e basato su
un'organizzazione di tipo hub-spoke, il progetto Vitality, che
può contare su uno stanziamento complessivo di 120 milioni di
euro, vede la partecipazione di 23 partner, tra cui le nove
università di Abruzzo, Umbria e Marche.
A illustrare i dettagli dell'operazione sono stati, in
conferenza stampa, il rettore Edoardo Alesse, il prorettore
vicario Roberto Cipollone e il direttore generale di ateneo
Pietro Di Benedetto. Il rettore ha annunciato ufficialmente
l'avvenuta acquisizione, da parte di Univaq, del 65% della
proprietà dell'ex scuola Reiss Romoli, il centro di formazione
internazionale fondato nel 1976 per iniziativa dell'allora Stet
che ha cessato le proprie attività nel 2009 e che, dopo il
terremoto, è stato per breve tempo anche sede provvisoria
dell'ateneo. Univaq ha acquistato, per una cifra di poco
superiore a 4 milioni di euro, la proprietà dell'edificio sede
del centro didattico-direzionale della vecchia scuola e di uno
dei blocchi dove erano collocate le residenze, per complessivi
12 mila metri quadri, ai quali se ne aggiungono altri 30 mila di
terreni di pertinenza.
La porzione acquistata sarà interamente riqualificata grazie
anche ai fondi accordati dall'Agenzia per la coesione
territoriale tramite un bando finalizzato al finanziamento di
interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti
per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno
in contesti urbani marginalizzati.
Univaq ha partecipato con un progetto denominato Accelerate,
volto proprio al recupero della ex scuola superiore Guglielmo
Reiss Romoli, in partnsership con Comune dell'Aquila, Cnr e
Badel srl, la società proprietaria del complesso. In totale la
cifra concessa dall'Agenzia per la coesione territoriale ammonta
a circa 35 milioni di euro.
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