"Respingo le dimissioni presentate
dal dg e da due funzionari di Tua dopo i pesanti attacchi che
hanno ricevuto dai sindacati nei giorni scorsi". Risponde così
il presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, alle richieste dei
sindacati che, dal 28 maggio a oggi, hanno inviato
sollecitazioni scritte alle diverse Autorità e agli Enti
preposti circa la necessità di ispezioni presso Tua dopo che
alcune corse sono saltate per l'emergenza Covid. Nel mirino dei
sindacati sono finiti il direttore generale Maximilian Di
Pasquale, l'Arch. Paolo Sportello e Francesco Di Fonzo
rispettivamente responsabili dei settori Ambiente e Area
Sicurezza sul Lavoro.
"I dirigenti - spiega Giuliante - non vogliono continuare a
operare a causa dell'inaccettabile clima generatosi e dovuto ad
azioni che presentano anche profili penali e alla caparbietà
dell'azione messa in atto contro l'azienda". I nove controlli
richiesti dai sindacati si sono svolti tra Avezzano, L'Aquila,
Chieti, Pescara e Lanciano e non hanno determinato censure di
rilievo: si sono tradotti in alcune raccomandazioni alle quali
l'Azienda si è prontamente adeguata.
"Ho respinto le loro dimissioni - precisa Giuliante -
richiedendo al tempo stesso un'aggiornata e puntuale elencazione
delle eventuali criticità strutturali dei diversi siti, per lo
più datate. Ho chiesto un ulteriore sforzo per la definizione,
nel più breve periodo, delle situazioni meno compromesse.
Per le altre, salvo non vengano proposte soluzioni
alternative immediatamente attuabili, si provvederà alla
temporanea chiusura di quei siti che dovessero presentare altre
criticità. "Questa Presidenza - dice Giuliante - non intende
assumersi responsabilità ulteriori, non può chiedere ai propri
dirigenti di farsene carico né può accettare che i lavoratori
possano essere men che tutelati nei diversi luoghi ove svolgono
la propria attività. Siamo certi che la parte sindacale,
impegnata in questi giorni a esercitare una pressante azione
sulle diverse autorità, finalizzata a ottenere controlli
sull'azienda, assuma un atteggiamento collaborativo. Sarebbe
opportuno che le attività di ristrutturazione venissero svolte
nei tempi più stretti possibile per evitare responsabilità su
quanti, nel periodo breve di azione di questa Presidenza, hanno
profuso impegno e professionalità, nonostante la mole dei
problemi ereditati".
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