Una proposta di "legge quadro sulle
politiche attive del lavoro" per promuovere i migliori
interventi da parte della Regione Abruzzo, con l'individuazione
delle risorse attivabili: è quella presentata alla stampa dai
gruppi consiliari di centrosinistra che indicano tre assi
fondamentali per risolvere la grave crisi occupazionale,
l'industria 4.0, la Carta di Pescara, L'Aquila come 'città della
conoscenza'. Nella sede del Consiglio regionale a Pescara erano
presenti i consiglieri di opposizione Giovanni Legnini, Antonio
Blasioli, Silvio Paolucci e Dino Pepe, insieme a Giovanni Lolli,
vicepresidente della Giunta regionale nella precedente
legislatura. "Sono a disposizione per un biennio 74 milioni, da
utilizzare in modo programmato e sulla base di ulteriori
indirizzi strategici" ha detto Legnini, sottolineando la
necessità di rafforzare l'integrazione tra mercato del lavoro e
iniziative di formazione professionale, ma anche l'attuale
mancanza di strategie. "Su questo tema sfidiamo la maggioranza".
Le misure previste nel testo sono: nell'ambito del 'Lavoro
per i giovani' il programma "Mi formo e torno", 'Garanzia
Giovani', passaggio generazionale e trasmissione di impresa;
nell'ambito del 'Lavoro stabile' il Programma Garanzia Lavoro,
la Formazione a sportello, il Contratto regionale di
ricollocazione, il Reinserimento dei lavoratori espulsi a causa
di crisi o ristrutturazione aziendale, il sostegno straordinario
al reddito delle famiglie di lavoratori espulsi dal mercato del
lavoro a causa di crisi aziendali. C'è poi la sezione 'Lavoro e
autoimpiego: Programma Resto in Abruzzo', Microcredito,
Autoimpiego, Raccordo con le politiche in materia di
formazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA