"Il 2020 per Pescara sarà
sicuramente l'anno delle aree di risulta, del Parco Nord,
dell'ex Cofa e credo che tra i 750milioni di euro di fondi
strutturali ci siano margini per trovare, tra le obbligazioni
giuridicamente vincolanti, scadenza dicembre 2021, anche uno
spazio per la riqualificazione del Teatro d'Annunzio prevedendo
anche la sua copertura amovibile, in modo da dotare Pescara di
una struttura moderna, utilizzabile 12 mesi l'anno. Un'opera che
camminerà di pari passo con il rilancio del Festival Pescara
Jazz, una delle più gloriose e antiche manifestazioni mondiali
di settore, al quale restituiremo quell'attenzione istituzionale
che merita, anche con un aumento del supporto regionale". Lo ha
detto il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri
intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del volume
sui primi 50 anni del Pescara Jazz, indetta dal Direttore
dell'Ente Manifestazioni Pescaresi Angelo Valori, alla presenza,
tra gli altri, del sindaco Carlo Masci, e degli assessori
comunali Alfredo Cremonese, Grandi Eventi, e Maria Rita Paoni
Saccone, Cultura.
"La Regione Abruzzo ha voluto sostenere la pubblicazione
acquistando copie di cui faremo omaggio ai nostri ospiti
istituzionali, per tre motivi - ha detto Sospiri - Innanzitutto
per la straordinaria qualità del volume in cui ci sono
testimonianze fotografiche uniche, che ci aiutano a ripercorrere
gli anni gloriosi che hanno visto presenti a Pescara alcune
delle star di fama mondiale del mondo del jazz, facendo emergere
come il Festival Pescara Jazz sia stato uno degli eventi più
importanti di jazz d'Italia e d'Europa, una rassegna che con il
tempo, anche a causa della contrazione degli aiuti da parte
degli Enti, ha perso un po' di smalto permettendo ad altri
eventi di guadagnare terreno. Il secondo motivo è il ricordarci
che dobbiamo sostenere il Festival del Jazz per riscalare le
classifiche e consentirgli di tornare a essere quello che mia
madre mi raccontava, il cuore degli eventi internazionali e
dedico questa pubblicazione proprio a lei, che da bambino mi
narrava degli splendidi concerti cui andava, della sua Pescara e
di una gioventù che sognava in grande. Infine, terzo elemento,
la pubblicazione ci ricorda che un grande Festival del jazz ha
bisogno di una grande struttura accogliente che ne sia
all'altezza, ovvero il rilancio della rassegna dovrà
accompagnarsi a una ristrutturazione del teatro stesso,
prevedendo anche una funzionalità tecnologica moderna. E allora
penso che il 2020 sarà l'anno di grandi opere, dall'ex Cofa al
Paco Nord alle aree di risulta, trovando, tra i fondi Masterplan
che ci impongono di contrarre obbligazioni giuridicamente
vincolanti entro dicembre 2021, anche un margine finanziario per
il teatro d'Annunzio, progetto da presentare nel secondo
semestre del 2020, insieme a un aumento, nella finanziaria 2020,
di risorse destinate al Festival. Pescara ha bisogno di un
Teatro d'Annunzio utilizzabile 12 mesi l'anno, che possa essere
coperto in inverno, ed è molto più semplice che pensare di
costruire un teatro nuovo che oggi non avrebbe neanche la
sostenibilità economica a fronte della vicinanza del Marrucino.
Il nostro obiettivo è realizzare il combinato disposto di dare
un polo espositivo coperto nel piazzale Michelucci, dell'Aurum,
e uno spazio culturale copribile al d'Annunzio, peraltro in una
città che, unico caso al mondo, ha dato i natali a due
personaggi come d'Annunzio e Flaiano, elementi che ci possono
permettere di realizzare il più grande distretto culturale del
centrosud Italia. Il costo per piazzale Michelucci - ha
anticipato Sospiri - ammonta a circa 1milione 500mila euro; per
il Teatro d'Annunzio parliamo di circa 3milioni di euro che
comprenderanno anche la rivisitazione complessiva della
struttura, del palcoscenico e delle quinte".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA