Uno scarico anomalo nelle condotte
fognanti che affluiscono al depuratore di Pescara, avvenuto tra
la sera e la notte del 18 agosto e quindi nelle prime ore di
giovedì 19 agosto, ha avuto ripercussioni sulla funzionalità
dell'impianto e dell'intero processo di depurazione, come
immediatamente segnalato dal campionatore posto all'ingresso
dell'impianto. "Questo gesto sulle cui responsabilità sono in
corso indagini - ha affermato il sindaco Carlo Masci - ha
indotto a emanare un'ordinanza di divieto temporaneo delle acque
di balneazione per circostanze eccezionali". Il provvedimento,
con effetto immediato, riguarda il settore prospiciente via
Galilei e quello 100 metri a sud del porto turistico. Sono in
corso da parte degli esperti dell'Aca le analisi dei campioni e
i controlli sugli scarichi industriali che affluiscono nel
depuratore e che avrebbero potuto generare scarichi di natura
acida. Nello specifico, il ph sarebbe stato abbassato fino a
livello 2, con grave ricaduta sulle capacità dei fanghi.
"Da un lato va rilevato che il sistema di controllo ha dato
l'allarme in tempi brevissimi, dall'altro amareggia dover
constatare che, mentre si fanno sforzi e non si lesina impegno
per l'alta qualità delle acque di balneazione, c'è chi non si fa
invece scrupolo con scarichi che provocano inquinamento,
disservizi e divieti", commenta il sindaco. "Mi auguro che chi
ha compiuto questo gesto irresponsabile venga presto individuato
e punito".
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