"Il ministero dell'Ambiente non
sta perseguendo l'interesse della bonifica del sito inquinato di
Bussi e il rischio, a questo punto, è da una parte che si
finisca per accantonare il progetto originario di bonifica, per
abbracciarne uno nuovo meno incisivo, e dall'altro che la ditta
aggiudicataria dell'appalto, in caso di annullamento della gara,
si rivalga sul ministero, con un ingente dispendio di risorse
per la collettività". Così Augusto De Sanctis, del Forum H2o,
commenta la notizia diffusa dal sindaco di Bussi (Pescara),
circa l'intenzione del ministero dell'Ambiente di annullare la
gara d'appalto per la bonifica delle aree 2A e 2B del sito
inquinato di Bussi, la cui aggiudicazione definitiva risale al
febbraio 2018."E' da diversi mesi che la dirigenza del ministero
paventa l'annullamento della gara sulla base del parere del
Consiglio superiore dei lavori pubblici - prosegue De Sancits -.
Un parere che peraltro non si oppone all'affidamento, ma si
limita ad evidenziare alcune criticità del progetto, risolvibili
con delle varianti".L'esponente del Forum H2o aggiunge che
"occorre fare presto, perché ogni giorno che passa quelle
sostanze inquinanti continuano a produrre effetti nefasti
sull'ambiente circostante" e mette in guardia dal rischio di
"tornare a progetti di bonifica insufficienti, come quello del
tombamento, contro cui all'epoca ci opponemmo duramente, tanto
che anche il commissario Goio ritenne necessario optare per
progetti più incisivi, che passassero per la rimozione delle
sostanze inquinati".In conclusione De Sanctis fa sapere che "è
inspiegabile l'atteggiamento di opacità del ministero, che non
ci fornisce gli atti relativi alla gara, nonostante anche l'Anac
sia stato sancito il nostro diritto a consultarli".
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