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Fase 2: Foschi (Lega), problemi sicurezza Cup Pescara

Fase 2

Fase 2: Foschi (Lega), problemi sicurezza Cup Pescara

PESCARA, 04 maggio 2020, 16:36

Redazione ANSA

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"Dipendenti del Cup, il Centro Unico di Prenotazione, della Asl di Pescara lasciati senza mascherine di protezione, senza guanti e senza gel igienizzanti, oltre che con la disponibilità di un solo ingresso per l'utenza che non permette né di centellinare gli accessi nei locali, né di garantire il distanziamento sociale. Preoccupano le condizioni di lavoro dei 50 dipendenti della Società GPI Spa di Trento, che gestisce il servizio, e che ora porteremo all'attenzione del sindaco Masci, in qualità di Presidente del Comitato ristretto dei sindaci della sanità, al fine di assicurare le necessarie misure di tutela dei lavoratori nella difficile Fase II dell'emergenza Covid-19". Lo ha detto il Presidente della Commissione Sicurezza Armando Foschi investito della problematica da parte dei dipendenti del Cup di Pescara.
    "Parliamo di 30 dipendenti che operano nel locale al pianterreno del blocco ospedaliero dello 'Spirito Santo', che diventano 50 unità considerando quelli dislocati nei vari Distretti sanitari - ha sottolineato il Presidente Foschi -, che hanno in comune lo stesso problema: l'assenza di Dispositivi di Protezione individuale, che non sono stati loro forniti né dall'Ospedale, visto che di fatto il Cup fa capo a una gestione esterna 'privatizzata', con l'affidamento alla Gpi di Trento che cura il Cup di tutto l'Abruzzo, né tantomeno dalla società stessa che avrebbe dovuto invece provvedere in tal senso. Sin dal primo giorno dell'esplosione dell'emergenza Covid i dipendenti hanno chiesto la fornitura di Dpi minimi, ovvero mascherine, guanti e gel igienizzanti per le mani, magari da poter far utilizzare anche gli utenti allo sportello, prima di maneggiare soldi, prescrizioni e carte per pagare le prestazioni. Ma tale richiesta è rimasta inevasa tanto che i dipendenti hanno dovuto provvedere personalmente e a proprie spese, come hanno riferito i lavoratori, per garantirsi una minima provvista, peraltro resa obbligatoria dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalle ordinanze regionali e comunali, visto che proprio gli atti tipici di tutte le pubbliche amministrazioni hanno imposto, per tutta la durata della Fase I e II dell'emergenza Covid, l'utilizzo di guanti e mascherine nei luoghi chiusi, come appunto l'Ufficio Cup, ancor più se quell'ufficio si trova nel blocco ospedaliero di Pescara che è un Ospedale Covid. Ma non basta: gli stessi dipendenti hanno segnalato sin dal primo giorno che oggi al Centro Unico di Prenotazione degli esami del nosocomio non è possibile neanche contingentare gli accessi dell'utenza, come pure è obbligatorio per legge. Infatti il cantiere, ancora in corso, aperto mesi fa per la realizzazione del nuovo Pronto soccorso ha ridotto gli spazi disponibili e costretto il Cup a fruire di un unico ingresso dove si concentra tutta l'utenza, sia in entrata che in uscita, con invitabili contatti, e soprattutto non c'è personale sufficiente per assicurare anche una presenza all'ingresso per disciplinare gli accessi".
   

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