"Sembra un film, lo
scenario è apocalittico. E tutto deserto e tutti gli accessi al
territorio comunale sono bloccati e piantonati". Racconta così
la situazione ad Elice - paesino del Pescarese che insieme ad
altri cinque del Teramano è stato inserito nella zona rossa
abruzzese - il sindaco Gianfranco De Massis, il quale sottolinea
che "dobbiamo resistere, sperando che il tre aprile la scelta di
restrizioni più rigide dia risultati, con un calo dei contagi".
"Il giorno più brutto - dice all'ANSA il sindaco - è stato
ieri, vero primo giorno di zona rossa. Sono stati sistemati i
vari blocchi stradali agli accessi del paese, che sono
costantemente presidiati. Probabilmente si è trattato di una
misura molto forte, ma il nostro territorio è contiguo alla Val
Fino, nel Teramano, in cui la situazione è estremamente
critica".
"La popolazione - sottolinea De Massis - è fiduciosa, sembra
che stia tenendo botta, mi dà forza e io cerco di fare lo stesso
con loro. I casi positivi al momento sono dieci, ma siamo in
attesa dei risultati di tanti tamponi e tanti altri dovranno
essere fatti. C'è molta gente in quarantena. Ogni giorno si
registra qualche caso nuovo".
Una riflessione, poi, sulla qualità della vita nella zona
rossa: "Chi vive in campagna - afferma - forse vive meglio e può
mantenere una certa quotidianità, preoccupandosi dell'orto o
degli animali, stando lontano da tutti. In paese è diverso, è
più complesso".
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