"Comprendo il legittimo entusiasmo
del Presidente D'Alfonso nel presentare ai media
l'aggiudicazione dell'appalto di 190 milioni di euro per
l'ultimazione della Fondo Valle Sangro, nel tratto compreso tra
le stazioni di Gamberale e Civitaluparella, ma il buon senso
vuole che il film vada visto dall'inizio e non raccontata solo
l'ultima parte". Questo il commento del consigliere regionale di
Forza Italia Mauro Febbo alla conferenza stampa di presentazione
dei lavori di completamento della ss 652.
"Non ho problemi e remore nel dare atto del risultato
raggiunto rispetto ad un'opera strategica per il collegamento
con il versante tirrenico e fondamentale per il sistema
industriale, turistico ed economico dell'intero Abruzzo.
D'Alfonso presenta il completamento della Fondovalle Sangro con
la consueta enfasi e logorroica retorica, questa volta
(parzialmente) giustificata, poiché potrebbe, e sottolineo con
rammarico il potrebbe, essere l'unico risultato degno di rilievo
del suo mandato e che magari raddrizzi i suoi dati negativi e
ritardi circa gli impegni assunti con il Masterplan".
"Mi sarei aspettato però - ha spiegato Febbo - anche in
considerazione della sua lunga esperienza amministrava e
professionale (come dirigente Anas), che la presentazione
ufficiale si svolgesse all'apertura vera del cantiere, ossia
alla famosa posa della prima pietra. Anche perché tutti sappiamo
molto bene che ad ogni aggiudicazione seguono ricorsi
amministrativi, figuriamoci per un'opera di ben 192 milioni di
euro con un ribasso del 31% (il che già fa preannunciare
varianti in corso d'opera). Nel caso specifico temo che i
ricorsi saranno fondati anche su basi squisitamente tecniche
tutte relative e scaturenti dalle ben 147 pagine di prescrizioni
VIA (datate 5/7/2016), purtroppo come già avvenuto (e da me
annunciato con due anni di anticipo) per il dragaggio del Porto
di Ortona. Infatti sono ancora da capire come sono state
interpretate, risolte e quantificate economicamente alcune
fondamentali prescrizioni come il piano di utilizzo delle terre
e rocce da scavo, l'attuazione del monitoraggio ambientale,
l'acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, i lavori per
le integrazioni idrauliche (R.D. 523/1904), l'attuazione
integrale della micronizzazione sismica (art. 19 L.R. n.
28/2011), solo per citarne alcune ma che hanno sicuramente
impatti economici rilevanti e di sostenibilità ambientale".
"Questo lo dico - ha sottolineato - ricordando il mio impegno
per la realizzazione di questa importante infrastruttura che mi
ha visto protagonista prima in qualità di Presidente della
Provincia di Chieti quando nel 2002, con la Presidenza di
Giovanni Pace, quando appaltammo e cantierammo la "variante di
Quadri" per 62 milioni di euro (lavori eseguiti e collaudati), e
dopo in qualità di componente dell'esecutivo del Governo
regionale (2008-2014) di centrodestra quando siamo riusciti a
far inserire l'opera di completamento della Fondovalle nel 2010,
dal Governo Berlusconi, all'interno del piano delle opere Anas
2007-2014 con un finanziamento cospicuo di 112 milioni di euro
poi inseriti successivamente nel Decreto 133/2014. E le mie
preoccupazioni sono fondate anche dal ritardo con cui è avvenuto
tutto l'iter, infatti come stabilito dall'art. 3 dello stesso
Decreto Legge l'opera doveva essere cantierabile per il 31
agosto 2015. Chiarito e rimarcato ciò auspico che le mie
preoccupazioni (chiamiamole così) siano infondate perché come
già detto quest'opera è troppo importante per l'economia del
nostro Abruzzo e tutti, oltre qualunque casacca politica,
aspettiamo di vedere il vero inizio, l'apertura e la chiusura
del cantiere. Ora auspico che il ventriloquo Balducci non firmi
comunicati di risposta anche perché gli abruzzesi aspettano
ancora le sue scuse rispetto all'annuncio che l'opera si sarebbe
appaltata il 30.06.2016 (si proprio 30 giugno 2016) o dell'ex
sottosegretario 'responsabile' del mancato dragaggio del Porto
di Ortona".
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