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'Israele sta comprando 40mila tende per evacuare Rafah'

'Israele sta comprando 40mila tende per evacuare Rafah'

Fonti israeliane all'Ap confermano operazione a sud di Gaza . Israele riunisce Gabinetto di guerra sui colloqui al Cairo

09 aprile 2024, 15:45

Redazione ANSA

ANSACheck

Un campo al confine egiziano - RIPRODUZIONE RISERVATA

Israele sta acquistando 40.000 tende per preparare l'evacuazione di centinaia di migliaia di palestinesi dalla città di Rafah, nel sud di Gaza: lo afferma un funzionario israeliano all'Associated Press, ripresa dal Guardian. Ieri il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che è stata fissata una data per l'invasione israeliana dell'ultima città di Gaza situata al confine con l'Egitto. Si stima che circa 1,5 milioni di palestinesi si siano rifugiati nella città meridionale dopo essere fuggiti dai bombardamenti israeliani in altre parti del territorio.

L'Iran non attaccherà direttamente Israele ma colpirà attraverso forze iraniane nella regione, secondo quanto hanno detto alla Cnn due fonti vicine all'intelligence americana. Sostengono che Teheran ha esortato molti dei suoi gruppi di miliziani a lanciare simultaneamente un attacco su larga scala contro Israele, usando droni e missili, che potrebbero attaccare già questa settimana. Teheran teme una drammatica escalation dei combattimenti, dicono le fonti, e non vuole dare agli Stati Uniti o ai suoi alleati una scusa per attaccare direttamente l'Iran.

Hamas afferma che le parole del premier israeliano Benjamin Netanyahu su un'imminenza di un attacco di terra a Rafah "sollevano interrogativi sullo scopo della ripresa dei negoziati". "Il successo di qualsiasi negoziato dipende dalla fine dell'aggressione", ha detto all'emittente araba Al Jazeera il portavoce del movimento islamista palestinese Sami Abu Zahry. Le richieste di Hamas "sono chiare: la fine dell'aggressione contro il nostro popolo", ha aggiunto Zahry.

In un comunicato stampa citato dai media arabi, Hamas ribadisce che sta studiando una proposta di tregua nella Striscia di Gaza raggiunta al Cairo. Il movimento islamista palestinese esprime apprezzamento per gli sforzi dei mediatori ma afferma che Israele non ha risposto a nessuna delle sue richieste e la posizione dello Stato ebraico nei negoziati "resta ostinata". Nonostante questo i leader di Hamas stanno studiando l'ultima proposta e "informeranno i mediatori della loro risposta una volta che ne completeranno" l'esame, si legge nella nota del movimento al potere nella Striscia di Gaza. Ieri sera una fonte di Hamas ha affermato che il gruppo sta studiando la proposta per un cessate il fuoco di sei settimane con la liberazione di donne e bambini israeliani in ostaggio in cambio di un massimo di 900 prigionieri palestinesi. La prima fase della proposta prevedrebbe anche il ritorno dei civili sfollati nel nord della Striscia di Gaza e la consegna di 400-500 camion di aiuti alimentari al giorno alla popolazione dell'enclave palestinese.

Dopo i colpi d'artiglieria dalla Siria di ieri sera su Yonatan nelle Alture del Golan, l'Idf ha attaccato "strutture militari e una postazione dell'esercito siriano nel villaggio di Mhajjah", ha fatto sapere il portavoce militare.

La Turchia, intanto, ha imposto oggi limiti alle esportazioni di numerosi beni verso Israele, compresi prodotti in acciaio, ferro e alluminio: lo ha annunciato il ministero del Commercio turco. "Questa decisione rimarrà in vigore fino a quando Israele non dichiarerà un cessate il fuoco immediato e consentirà l'accesso continuo degli aiuti umanitari a Gaza", ha affermato il ministero in un comunicato.

"Erdogan sta ancora una volta sacrificando gli interessi economici del popolo turco per il suo sostegno ad Hamas: risponderemo di conseguenza e prepareremo un elenco esteso di ulteriori prodotti che Israele impedirà alla Turchia di esportare". Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz dopo la decisione "unilaterale" turca di fermare l'esportazione di prodotti verso Israele. Israele - ha fatto sapere il ministero - farà appello "ai paesi filo-israeliani e alle organizzazioni negli Usa affinché interrompano investimenti in Turchia e impediscano l'importazione di prodotti dalla Turchia" e impongano "sanzioni".

Israele riunisce Gabinetto di guerra sui colloqui al Cairo

 Il Gabinetto di guerra israeliano si riunirà nel pomeriggio per esaminare le proposte per un accordo sugli ostaggi nei colloqui in corso al Cairo. Lo ha confermato il Times of Israel aggiungendo che subito dopo si riunirà il più largo Gabinetto di sicurezza. Secondo lo stessa fonte - che cita un funzionario israeliano - rimangono ancora significative distanze tra le parti. 

Giordania, Francia e Egitto, 'subito cessate il fuoco a Gaza'

Re Abdullah di Giordania, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente francese Emmanuel Macron hanno chiesto che "il fuoco a Gaza finisca adesso" e hanno invocato la Soluzione a due Stati. In un un articolo congiunto pubblicato dal Washington Post (Wp) - e ripreso dai media israeliani - i tre leader, dopo aver domandato l'immediato rilascio degli ostaggi, hanno sottolineato che "la violenza, il terrorismo e la guerra non possono portare la pace in Medio Oriente". "La soluzione a due due Stati - hanno ribadito - è l'unico modo per garantire la pace e la sicurezza".

Trump: Biden a 100% con palestinesi, chi lo vota non ama Israele

L'ex presidente americano Donald Trump afferma che il suo successore Joe Biden è "al 100%" dalla parte dei palestinesi. "Chiunque vota per lui non ama Israele e francamente bisognerebbe chiedergli: come può una persona ebrea votare per Biden o per un democratico visto che sono al 100% dalla parte dei palestinesi", ha detto ieri sera Trump in un'intervista all'emittente conservatrice Real America's Voice ripresa dai media israeliani. "E' incredibile che storicamente gli ebrei votino per i democratici. Non lo capisco. Sono stato di gran lunga più filoisraeliano di qualsiasi altro presidente" americano, ha aggiunto il candidato repubblicano per le elezioni Usa 2024.

Hamas: il sindaco di Maghazi ucciso nel raid di Israele

C'è anche il sindaco di Maghazi, Hatem Al-Ghamri, tra le vittime del bombardamento israeliano che ieri ha colpito la città del centro della Striscia di Gaza. Lo rende noto Hamas, affermando che il raid avrebbe centrato un edificio comunale.

L'esercito israeliano ha ucciso "il terrorista Hatem Alramery (Hatem Al-Ghamri, secondo Hamas, ndr), capo dell'Ufficio Emergenza per i campi centrali di Gaza" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui Alramery era "l'operativo dell'ala militare nel campo del lancio dei razzi nel Battaglione Maghazi nei Campi centrali". Hamas aveva annunciato l'uccisone di 'Hatem Al-Ghamri' definendolo sindaco di Maghazi.

Pentagono: colloquio Gallant-Austin su aiuti e caso Wck

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e il suo omologo americano Lloyd Austin hanno discusso ieri "dell'urgente necessità di aumentare drasticamente la fornitura di assistenza umanitaria a Gaza, anche attraverso l'attuazione di misure approvate dal Gabinetto di guerra" dello Stato ebraico. Lo rende noto un comunicato del Pentagono, citato dai media israeliani. Gallant e Austin hanno parlato anche "dell'indagine" delle Forze di difesa israeliane (Idf) "sul tragico raid sugli operatori umanitari" della World Central Kitchen (Wck) "e della necessità di modifiche procedurali per garantire che tali incidenti non si ripetano", secondo la nota Usa.

Guterres: negare accesso a media favorisce disinformazione

"Negare l'ingresso" nella Striscia di Gaza "ai giornalisti internazionali significa consentire il fiorire della disinformazione e delle false narrazioni", afferma il direttore generale delle Nazioni unite Antonio Guterres. "Una guerra dell'informazione si è aggiunta al trauma della guerra a Gaza, oscurando i fatti e spostando le colpe", scrive Guterres in un post pubblicato ieri sera sul suo account X.

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