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Come alcune realtà imprenditoriali sono sopravvissute al Coronavirus. Ecco l’esempio In-GROUP

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Come alcune realtà imprenditoriali sono sopravvissute al Coronavirus. Ecco l’esempio In-GROUP

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Responsabilità editoriale di WolfAgency.it

21 dicembre 2020, 18:16

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Oltre nove mesi fa l’OMS ha emesso l’avviso di pandemia mondiale, a causa dell’emergenza dato dal proliferare dei contagi (e delle morti) da Covid-19. Da quel momento tutto il mondo è stato costretto a riorganizzarsi a causa dei lockdown più o meno generalizzati, dei distanziamenti sociali imposti e della necessità di ridurre al limite i propri spostamenti. Non è ancora chiaro quale sarà lo scenario più o meno definitivo che si prospetta nel nostro futuro alla fine di questa emergenza; conosciamo tutti i vasi di pandora che ha scoperchiato, siamo consci di quanto il mondo del lavoro ne abbia sofferto e probabilmente ne risentirà ancora a lungo, ma di sicuro sappiamo che ci sono anche casi virtuosi di società che non solo sono riuscite a sopravvivere in una condizione così infertile, ma hanno sviluppato strategie di core business così efficaci da permettergli l’espansione.

Tra queste realtà spicca senza dubbio in-GROUP, azienda modenese nata dodici fa anni da un’idea imprenditoriale del suo fondatore, Stefano Tisi, il quale - dopo una laurea economica, e un master e un quinquennio nelle file manageriali del gruppo torinese della famiglia Agnelli,  IFIL (oggi Exsor) – ha deciso di continuare sulla strada dell’analisi strategica d’impresa e dei dati, fondando un’agenzia di consulenza e sviluppo aziendale, la quale metteva a disposizione i suoi servizi a società che volevano aprirsi al mondo del retail e franchising, o per compagini che erano già attive in questo senso, ma nutrivano l’interesse ad espandersi e fare rete con altri punti vendita in Italia e nel mondo. Già dal nome del brand appaiono evidenti i valori fondanti di questa realtà, infatti “in-GROUP” sottolinea proprio quanto il gruppo, il team, il confronto fra tutte le professionalità, fossero basilari nel successo di questa start-up, già prima della pandemia da Covid-19 e tutte le conseguenze ad essa connesse.

Lo shock economico causato da questa nuova realtà, infatti, sta rendendo ancora più pressanti alcune domande rispetto al mondo del lavoro, specialmente quelle centrate sull'economia che molte persone avevano già iniziato a porsi. Come si può sopravvivere a tutto ciò? Quali sono i capisaldi strategici da cui prendere ispirazione per restare a galla? Una soluzione potrebbe essere proprio quella offerta da in-GROUP, ovvero di concentrarsi su nuovi investimenti in infrastrutture e hub adatti al settore imprenditoriale in cui si sta operando; sull'istituzione di programmi di lavoro, sul compensare il deficit educativo dovuto a interruzioni dell'apprendimento fino al 2020 e oltre; puntare molto di più sul capitale umano, riconoscendone competenze e qualità e incentivandone la crescita e lo sviluppo di potenzialità a favore del proprio business. 

Con questo spirito imprenditoriale Stefano Tisi, CEO di in-GROUP, e il suo team hanno una storia di successo tutta in ascesa. Dopo l’inizio nel 2008 incentrato sul mondo della mediazione   franchising e dell’affiancamento commerciale ai brand clienti, tramite il marchio S2F (“Service to Franchising”), con la presa consapevolezza di qualità e competenze tali da poter scendere in campo in prima persona e non solo come strategist per altre attività conto terzi,  dopo soli due anni di attività questa società è riuscità a dare vita al primo progetto di retail tutto suo, acquisendo il 70% di una realtà di abbigliamento appena fondata, Annaelle Fashion, e portando questo progetto a crescere fino a dieci store nelle principali città italiane.

Spinti da stimoli sempre crescenti e basati dai flussi di mercato a cui la società è ancorata per indole, è stato fondato il marchio “in-FRANCHISING”, più immediato e idoneo ai tempi, nel 2013 inaugurando il secondo quinquennio della sua vita lavorativa con una certezza in più: da allora il centro di ogni business sarebbe stata la consulenza, non portando mai più questo valore dietro a qualsiasi altra scelta imprenditoriale.

L’azienda nel 2018 ha battezzato il terzo lustro della sua esistenza professionale affrontando nuove scelte con una maturità e consapevolezza frutto di un importante background pregresso, fondando l’attuale marchio “in-GROUP”, figlio dell’abbreviazione del marchio In-Franchising Group.

Eppure tutte queste fasi di vita societaria sono legate a doppio nodo ad un filo rosso, quello dell’Expertise, principio non solo teorizzato, ma anche concettualizzato in tutte le attività condotte negli anni, fino ad arrivare al parterre di attività acquisite e progettate per l’immediato futuro.

 

In-GROUP: il concetto di Expertise alla base del successo

 

Con i budget ridotti, molti imprenditori hanno dovuto ripensare alle proprie strategie di acquisizione e fidelizzazione dei clienti, altri hanno dovuto addirittura dismettere le proprie attività. In questo panorama di mercato si è insinuata In-GROUP che ha rilevato quelle dei propri clienti, rilevandone business, know how e creando collaborazioni nelle più variegate forme con i vecchi direttivi.

Ma la vera chiave di volte in questo nuovo quadro dirigenziale è la strategia di marketing attuata da Stefano Tisi e il suo team, figlia di oltre un decennio nel campo dell’analisi strategica; c'è più controllo che mai sul ROI del marketing. Prima della pandemia, il 44% delle aziende si concentrava principalmente sull'acquisizione di nuovi clienti, nonostante fosse cinque volte più costosa.

Il clima attuale sta spingendo a realizzare il valore non sfruttato dei loro clienti esistenti. Invece di ridurre i margini di profitto per acquisire clienti una tantum, concentrandosi sulla costruzione del marchio e sulle strategie di fidelizzazione dei nuovi clienti che interagiscono con i clienti soddisfatti per risultati a lungo termine. Questo porta inevitabilmente ad avere un bacino di utenti fedeli che diventano uno zoccolo duro nei propri profitti e generano pubblicità a costo zero grazie al passaparola che si genera a partire dal loro appagamento.

Expertise è dunque la parola chiave in ogni progetto di successo, e va prodotto, implementato attraverso le proprie strategie ed esperienza pregressa in un settore e, infine, tramandato. Per chi fa consulting è d’obbligo essere sempre un passo avanti in tutto se vuole ambire a sviluppare strategie valide per i propri clienti. L’expertise nella consulenza è dunque tutta quella serie di azioni che portano alla crescita del cliente e al consolidamento delle relazioni.

 

Sempre In-Group(po) per affrontare chiare sfide di mercato

 

Come abbiamo già detto, si evince finanche dal payoff del brand il modus operandi che ha portato questa realtà modenese ad imporsi nel mercato del consulting e del retail, diretto ed affiliato: il valore del gruppo, la forza del capitale umano sempre in prima linea.

Lo staff di in-GROUP è sempre stato costruito sull’acquisizione di capitale umano con precise caratteristiche: giovane, del posto e motivato dal poter lavorare in un ambiente di grandi valori umani con materiali e tecnologie sempre di prim’ordine. Di fatto il primo segnale da sempre è la longeva partecipazione dei dipendenti in tutti i progetti della società, con entusiasmo e progettualità, che hanno portato questo team ad essere quasi una famiglia. Questo spirito collaborativo ha permesso di portare da 10 a 60 punti vendita in poco meno di 3 anni un progetto-cliente molto noto sul mercato e il ripetersi nel tempo con altre decine di  soggetti-progetti, nazionali ed internazionali.

 

Al Fundain: il fondino che guarda già al futuro in grande

 

Nonostante l’anno catastrofico, in-GROUP ha deciso di proseguire nella sua espansione dando vita a  Al Fundain, la divisione che a breve avrà natura aziendale propria e che attualmente conta tre brand: due di ristorazione, una catena di pesce e una di sapori storici popolari e uno di benessere-fit.  Vediamo nel dettaglio per cosa si distinguono in qualità e modernità queste attività.

 

Peschereccio Italia: il format di pesce italiano in modalità bistrot

 

Esattamente come nel caso del fast food, non c’è servizio al tavolo e i costi sono contenuti, e questa modalità ha permesso di non sospendere le attività anche in questo contesto pandemico. Il target di riferimento dei ristoranti Peschereccio Italia sono i giovani e le famiglie, oltre che l’affermarsi del primato del made in Italy nel settore del cibo.

 

La catena Bontà Parmigiane e il rispetto delle tradizioni locali

 

“Bontà Parmigiane” è il format nato per ricreare in una modalità moderna il vecchio sapere delle antiche trattorie della zona. Nel menù troviamo proposte come i taglieri, in cui sono indicate le stagionature e la provenienza di ogni salume. Nei primi ripieni ritroviamo alcuni dei più apprezzati piatti di rilievo mondiale e infine in base alle stagioni saranno presenti aperitivi tra funghi, tartufi e altre specialità. Il tutto in modalità fast –restaurant, ad un prezzo contenuto e accessibile, senza intaccare però la qualità dei prodotti e della manodopera.

 

La catena White Lab Fit&Beauty

 

La catena White Lab Fit&Beauty è una acquisizione di band-know how, già collaudato da 4 anni. White Lab nasce come beauty innovativo con prodotti e metodi standardizzati di alta tecnologia a cui poi il nuovo vertice dirigenziale ha aggiunto il pacchetto fitness EMS per mesi studiato con un personal trainer e rivisitandolo in senso pratico.

L’abbinamento di questo tipo di beauty composto da attrezzature tecnologiche Made in USA in tal senso come macchine di abbronzatura, sbiancamento cosmetico dentale ed epilazione laser all’avanguardia per citarne alcune, al fitness “One to One” con lezioni personalizzate di 20/30 minuti singole e formato da personal trainer e influencer specialisti di settori precisi dello sport tra i più popolari (ciclismo, podismo, sci, tennis, fit e body building ecc), hanno aperto il mercato ad una nuova frontiera all’avanguardia nel Fit&Beauty.

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