Quello approvato in Consiglio
regionale, per il capogruppo del Pd Fabio Pizzul è "un bilancio
magro e senza idee, che sposta alle annualità successive le
tante risorse che la Regione non è stata capace di spendere".
"Doveva essere il bilancio dell'autonomia e invece è il bilancio
del vorrei ma non posso, perché l'autonomia è ancora una
chimera. Non serve andare a Roma con il piattino in mano, se non
si è in grado di fare fino in fondo la propria parte", ha
concluso il capogruppo dei dem che hanno espresso voto contrario
all'assestamento di bilancio per il trienni0 2019-2021.
Voto contrario anche da parte del M5S: per il capogruppo Marco
Fumagalli un assestamento "errato e lacunoso" che "non fa
l'interesse dei lombardi". "Non condividiamo, per esempio, le
garanzie di 600 milioni per Pedemontana, una somma che in futuro
potrebbe ricadere interamente sulle spalle dei nostri figli, ha
aggiunto Fumagalli ricordando che "la maggioranza ha rifiutato"
gran parte delle loro proposte, dalla sanità, al trasporto
pubblico, dal diritto alla casa ai finanziamenti per la
manutenzione di strade e infrastrutture. "Sono 25 anni che la
regione approva lo stesso bilancio, quello di un Formigoni
qualsiasi. Niente di nuovo sotto i cieli della Lombardia", ha
concluso Fumagalli.
Anche per i Lombardi Civici europeisti si tratta di una "manovra
vuota" e "il rischio è che la Lombardia rimanga indietro", ha
spiegato il consigliere Niccolò Carretta.
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