Sono finalmente in temperatura e pronti a essere calibrati, i quattro strumenti del telescopio spaziale James Webb, lanciato a Natale per rivoluzionare la nostra conoscenza dell'universo. Gli strumenti NIRCcam, NIRSpec e NIRISS sono stati raffreddati fino a 183 gradi sotto zero in maniera passiva, all'ombra dello scudo termico grande quanto un campo da tennis, mentre lo strumento MIRI (che doveva arrivare addirittura a 266 gradi sotto zero) è stato portato in temperatura in maniera attiva grazie a un criorefrigeratore. Lo riferisce la Nasa, che conduce la missione insieme all'Agenzia spaziale europea (Esa) e a quella canadese (Csa).
Il raffreddamento degli strumenti è fondamentale per poter vedere le prime galassie dell'universo agli infrarossi eliminando il disturbo creato dal calore degli strumenti stessi. La fase più critica è stata certamente quella del raffreddamento dello strumento MIRI. "Abbiamo passato anni a esercitarci per quel momento", ha affermato Mike Ressler del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. “Era un po' come la sceneggiatura di un film: tutto ciò che dovevamo fare era scritto e provato. Quando sono arrivati i dati del test, sono rimasto estasiato nel vedere che tutto era esattamente come previsto e che abbiamo uno strumento sano".
Ora che MIRI è alla temperatura di esercizio, i membri del team acquisiranno immagini di prova di stelle e altri oggetti noti che possono essere utilizzati per la calibrazione e per verificare le operazioni e la funzionalità dello strumento. Il team condurrà questi preparativi insieme alla calibrazione degli altri tre strumenti, in modo da fornire le prime immagini scientifiche di Webb questa estate.
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