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Marte, lanciata la sonda degli Emirati Arabi

Marte, lanciata la sonda degli Emirati Arabi

A breve seguiranno due missioni di Cina e Stati Uniti

21 luglio 2020, 12:37

Enrica Battifoglia

ANSACheck

Il lancio di Hope, la prima missione degli Emirati Arabi Uniti diretta a Marte, dalla base giapponese di Tanegashima (fonte:JAXA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il lancio di Hope, la prima missione degli Emirati Arabi Uniti diretta a Marte, dalla base giapponese di Tanegashima (fonte:JAXA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il lancio di Hope, la prima missione degli Emirati Arabi Uniti diretta a Marte, dalla base giapponese di Tanegashima (fonte:JAXA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' di nuovo corsa a Marte: approfittando della posizione favorevole del pianeta rosso rispetto alla Terra sono tre le missioni che si preparano a scoprire i segreti del più affascinante dei pianeti, nella speranza di scoprire tracce di vita passata o forse presente. Si chiama Hope, Al Amal in arabo e Speranza in italiano, la prima missione della serie, che è anche la prima degli Emirati Arabi diretta a Marte. A breve sono previste la cinese Tianwen-1, il 23 luglio, e quella americana che il 30 luglio è destinata a portare su Marte il quinto rover della Nasa, Perseverance.

Al nastro di partenza manca soltanto l'Europa, che non ha potuto approfittare della posizione favorevole del pianeta per lanciare il rover ExoMars 2020, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della russa Roscosmos, a causa di ritardi tecnici e dovuti all'emergenza Covid-19. La nuova missione europea su Marte, anche questa destinata a cercare tracce di vita, dovrà perciò attendere il 2022, quando Marte si avvicinerà nuovamente alla Terra.

La sonda degli Emirati Arabi Uniti ha così aperto la nuova corsa a Marte. Dopo quella che agli inizi degli anni 2000 aveva affollato l'orbita del pianeta rosso e portato sulla sua superficie i primi rover. Hope è stata lanciata dal Centro Spaziale giapponese di Tanegashima con un razzo H-2A della Mitsubishi e tutto è avvenuto come previsto. Dopo avere inviato il suo segnale a Terra, la sonda ha dispiegato i pannelli solari e ha cominciato il suo viaggio di sette mesi verso Marte. Una volta a destinazione, accenderà i suoi strumenti per studiare sia la superficie del pianeta sia la sua atmosfera, comprese le imponenti tempeste di polvere e le nubi di ghiaccio.

L'obiettivo è fornire la prima mappa completa della meteorologia marziana e capire meglio il processo che nel tempo ha permesso al vento solare di strappare via l'atmosfera del pianeta, riducendola a un velo sottilissimo. Nei due anni previsti per la missione, Hope è programmata per fare ricognizioni complete ogni 55 ore e i dati che catturerà potranno aiutare a preparare le future missioni umane sul Marte.

Il 23 luglio è la data prevista per il lancio della prima missione cinese diretta a Marte, Tianwen-1, che significa "Ricerca della verità celeste" e che nel febbraio 2021 prevede di portare sia un veicolo nell'orbita marziana sia, sul suolo del pianeta rosso, un rover equipaggiato con 13 strumenti. L'obiettivo è studiare l'atmosfera marziana, la struttura interna e la superficie del pianeta, con una particolare attenzione alle tracce della presenza di acqua e a eventuali segnali di forme di vita.

Il 30 luglio, infine, sarà la volta di Perseverance, il quinto rover che la Nasa si prepara a mandare sulla superficie marziana. La missione, il cui lancio è previsto dalla base dell'aeronautica statunitense a Cape Canaveral (Florida), dovrebbe arrivare a destinazione nel marzo 2021 per circa due anni raccogliere i primi campioni del suolo marziano destinati a essere inviati sulla Terra, probabilmente entro il 2031. Sono rocce preziose perchè potrebbero contenere gli indizi sulla presenza, passata o meno, di forme di vita marziana.

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