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Nell'ambra le zecche che succhiavano il sangue dei dinosauri

Nell'ambra le zecche che succhiavano il sangue dei dinosauri

Trovate ancora gonfie e aggrappate ai resti delle 'vittime'

13 dicembre 2017, 17:27

Redazione ANSA

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Una zecca aggrappata a una piuma di dinosauro cristallizzata in un pezzo di ambra birmana di 99 milioni di anni fa (fonte: Università di Oxford) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una zecca aggrappata a una piuma di dinosauro cristallizzata in un pezzo di ambra birmana di 99 milioni di anni fa (fonte: Università di Oxford) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una zecca aggrappata a una piuma di dinosauro cristallizzata in un pezzo di ambra birmana di 99 milioni di anni fa (fonte: Università di Oxford) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono rimaste intrappolate nell'ambra per 100 milioni di anni, le zecche che davano il tormento ai dinosauri nel Cretaceo: una è ancora gonfia di sangue, mentre un'altra è aggrappata ad una piuma della sua 'vittima'. Ritrovate in Myanmar, rappresentano la prima prova diretta del rapporto tra dinosauri e parassiti, come spiega sulla rivista Nature Communications il gruppo di ricerca internazionale che le ha esaminate sotto il coordinamento dell'Università di Oxford.

Lo scenario ricorda quello del film 'Jurassic Park', ma il sogno di far rivivere i dinosauri è destinato a rimanere tale: tutti i tentativi fatti finora per estrarre il Dna dall'ambra si sono rivelati fallimentari, a causa della fragilità della molecola della vita. La resina restituisce comunque una preziosa istantanea della vita dei dinosauri piumati, compresi gli antenati degli uccelli moderni. Anche loro, a quanto pare, erano infestati dai parassiti, come dimostra la piuma trovata attaccata ad una zecca, probabilmente appartenuta ad un dinosauro teropode, anche se è impossibile stabilire se si trattasse di una specie in grado di volare.

Dall'ambra è riemersa perfino 'la terribile zecca di Dracula' (Deinocroton draculi), un parassita finora sconosciuto e ormai estinto.

Un esemplare si era talmente riempito di sangue da aumentare il proprio volume di ben otto volte. "Sfortunatamente non è possibile determinare la composizione del sangue succhiato - spiega Xavier Delclòs dell'Università di Barcellona - perché la zecca non si è completamente immersa nella resina e quindi il suo contenuto è stato alterato dalla deposizione minerale".

Qualche indizio sulla vittima arriva da altre due zecche trovate nella stessa ambra, aggrappate a fili di seta prodotti dalle larve dei coleotteri dermestidi che infestavano i nidi dei dinosauri. Questi parassiti si nutrono solitamente di materiali di origine animale, come pelle, piume e peli: dato che nell'ambra non sono stati trovati peli di mammifero, è probabile che il loro ospite fosse un dinosauro piumato.

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