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Non è vero che il cervello rallenta dopo i 20 anni

Non è vero che il cervello rallenta dopo i 20 anni

A 60 è ancora veloce.Aumenta la prudenza, ma continua a lavorare a pieno ritmo

18 febbraio 2022, 09:29

Benedetta Bianco

ANSACheck

Il cervello continua a lavorare a pieno ritmo fino a 60 anni (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cervello continua a lavorare a pieno ritmo fino a 60 anni (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il cervello continua a lavorare a pieno ritmo fino a 60 anni (fonte: Unsplash) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sfatata la credenza che il cervello raggiunga il suo picco di efficienza intorno ai 20 anni, per poi iniziare la discesa: sembra, infatti, che continui a lavorare a pieno ritmo fino a 60 anni. Lo indica uno studio dell’Università di Heidelberg, in Germania, e pubblicato sulla rivista Nature Human Behaviour, che ha coinvolto più di un milione di partecipanti in un esperimento online: il maggior tempo impiegato nel rispondere ai quesiti non è dovuto al rallentamento dei processi cognitivi, ma ad una maggiore consapevolezza e prudenza nello scegliere la risposta giusta.

Al crescere dell’età, solitamente cresce anche il tempo che impieghiamo a reagire ai cambiamenti e agli stimoli provenienti dall’ambiente circostante. Questo rallentamento nella risposta comincia all’età di circa 20 anni e aumenta man mano. Mischa von Krause, Stefan Radev e colleghi hanno raccolto dati grazie ad un esperimento al quale ha preso parte più di un milione di persone, misurando il tempo di reazione davanti a compiti che impegnavano i processi cognitivi: i partecipanti dovevano decidere, nel minor tempo possibile, a quale categoria assegnare parole e immagini che comparivano sul loro schermo, premendo il tasto corrispondente.

Analizzando i risultati, gli autori della ricerca hanno constatato che, sebbene il tempo di risposta effettivamente aumenti con l’età dopo i 20 anni, questo non è dovuto a processi mentali meno veloci: alla base del rallentamento c’è una maggiore prudenza nel rispondere e più lentezza nel premere il tasto corretto. In altre parole, il tempo di reazione non deve essere considerato una misura dell’efficienza cognitiva, perché è in realtà la somma di diversi fattori. La velocità nei processi decisionali, quindi, rimane alta fino alla soglia dei 60 anni, per poi iniziare progressivamente a declinare.

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