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Il gene Thor, un ‘martello’ per aggredire il cancro

Il gene Thor, un ‘martello’ per aggredire il cancro

Scoperto nella regione oscura del genoma

17 dicembre 2017, 09:41

Redazione ANSA

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Rappresentazione artistica del gene Thor, possibile nuova arma contro i tumori (fonte: Ella Maru Studio, Yashar Niknafs) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica del gene Thor, possibile nuova arma contro i tumori (fonte: Ella Maru Studio, Yashar Niknafs) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione artistica del gene Thor, possibile nuova arma contro i tumori (fonte: Ella Maru Studio, Yashar Niknafs) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scavando nella parte più sconosciuta e oscura del braccio destro del Dna, ossia l'Rna, è stato scoperto il gene Thor, che come il personaggio dei fumetti della Marvel potrebbe fornire un'arma potente, una sorta di ‘martello’ finora inedito per aggredire il cancro. Pubblicata sulla rivista Cell, la scoperta si deve ai ricercatori dell'università americana del Michigan, coordinati da Arul Chinnaiyan.

Il gruppo ha scovato il gene mentre esplorava le migliaia di sequenze di Rna,che all'apparenza potrebbero sembrare inutili in quanto non sono destinate a produrre proteine, ma che, come hanno mostrato precedenti ricerche, funzionano e sono persino legate a malattie e tratti genetici. ''Pensiamo che i geni che l'evoluzione ha deciso di conservare siano probabilmente importanti per i processi biologici'', ha rilevato Chinnaiyan. ''Aver scoperto il gene Thor in questa regione dell'Rna è stato entusiasmante e abbiamo scelto di concentrarci su di esso con l'idea che è stato selezionato dall'evoluzione perché evidentemente ha funzioni importanti''.

Il gene è stato studiato nei topi, nei pesci zebra, e nelle cellule umane e si è visto che è attivo sia nel tessuto sano sia nelle cellule dei tumori del polmone e della pelle. Analizzando le cellule, i ricercatori hanno visto che il gene ha un impatto diretto sullo sviluppo del cancro: spegnendolo nelle cellule malate, infatti, la crescita del tumore rallenta.

La ricerca suggerisce che il gene abbia un impatto solo sulle cellule malate, perché quando Thor è stato eliminato dalle cellule sane, queste hanno continuato a svilupparsi normalmente. Queste caratteristiche suggeriscono che Thor potrebbe essere un buon bersaglio per lo sviluppo di farmaci antitumorali con minori effetti collaterali. Il prossimo obiettivo è progettare molecole in grado di legarsi a Thor per distruggerlo.

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