"La cosa che mi preme di più che
passi è che quel bimbo era un valore aggiunto nell'incontro,
così come lo è ogni bambino che partecipa a momenti di confronto
soprattutto su temi così importanti, come bullismo,
cyberbullismo, contrasto alla mancanza di rispetto e di dignità
delle persone". Lo ha detto la ministra per le Disabilità
Alessandra Locatelli riferendosi a bambino autistico allontanato
dalla preside della scuola che frequenta a Afragola durante un
evento organizzato in palestra per la giornata contro il
bullismo, intervenendo a SkyTg24.
"Quello che mi sconcerta sempre un po' - ha aggiunto - è che
parliamo di risorse, di norme da migliorare, ne parlo spesso
anche io, ma parlo spesso anche del fatto che dobbiamo fare un
grande salto di qualità, di civiltà, e ogni persona si deve
rendere conto che deve avere uno sguardo diverso, soprattutto
con i bambini. Dobbiamo essere i primi a incoraggiare la
partecipazione, il talento, le competenze di ognuno, che passano
anche per un modo diverso di partecipare e quello è un valore
aggiunto dal mio punto di vista. C'è da costruire questo cammino
insieme, magari qualche volta può non essere tutto come vorremmo
e si può sbagliare e lo capisco, però bisogna dare dei segnali
soprattutto a partire dalla scuola. Quel bambino, la sua
partecipazione era un valore aggiunto in quel momento e lo è la
partecipazione di ogni bambino, che si tratti di un convegno,
del momento di confronto, della gita. Ci sono anche esempi
bellissimi, nel nostro Paese ci sono esempi molto positivi, ecco
direi di prendere esempio da quelli".
Locatelli ha ricordato che il ministro Valditara sta
lavorando "a una riforma sul sostegno e sul miglioramento anche
dell'approccio a questo tema. Non è solo questione degli
insegnanti e dirigenti scolastici, questo è un tema che dobbiamo
affrontare tutti, non riguarda solo qualcuno, riguarda tutta la
nostra comunità e tutto il nostro Paese. O lo facciamo insieme
questo salto di qualità etico, morale e intelligente oppure - ha
concluso - qualcuno rimarrà sempre indietro. Si parte dalla
scuola ma deve arrivare a tutti".
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