/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Baturi (Cei), è più giusta e libera la società attenta alla disabilità

Baturi (Cei), è più giusta e libera la società attenta alla disabilità

'La famiglia è la prima struttura di accoglienza, dedicarle attenzione'

ROMA, 31 gennaio 2024, 19:23

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La prima istanza di cura è conoscere le condizioni". Così mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, a proposito del Rapporto sulla disabilità in Italia realizzato da Cbm Italia e Fondazione Zancan, presentato oggi a Roma. "Per conoscere - ha proseguito nel suo videomessaggio - bisogna interrogare e serve che ogni uomo e ogni donna possa raccontare i propri disagi".
   
"Cura - ha spiegato il segretario generale della Cei - significa mettere l'altro a proprio agio, creare le condizioni di un abbraccio, di una disponibilità di incontro".

    "Il mondo - ha rilanciato, secondo quanto riferisce il Sir - può cambiare con l'educazione, con gli strumenti dell'analisi, le proposte, la politica e le tante azioni individuali che permettono di coordinare i tessuti esistenziali a favore dei fratelli".

    Secondo mons. Baturi, "la disabilità attrae a sé l'attenzione dei familiari ma pone interrogativi sul dopo, sulla possibilità e sulla necessità di agevolare il nucleo familiare e non solo le persone che portano con sé una disabilità. La famiglia è la prima struttura di accoglienza dell'uomo che si fa carico delle difficoltà e che deve ricevere la più ampia attenzione. Una società che prende a cuore la disabilità e la famiglia è più giusta e libera".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza