(di Alfonso Di Leva)
Fincantieri guarda ai cantieri
navali francesi di Saint-Nazaire nella prospettiva di un
consolidamento complessivo dell'industria cantieristica europea.
Lo ha spiegato l'amministratore delegato del colosso italiano,
Giuseppe Bono, che in serata, a Trieste, interpellato dall'Ansa,
ha parlato per la prima volta dell'operazione in corso sui
cantieri di STX France, gli unici della Francia in grado di
costruire grandi navi militari, comprese le portaerei.
"Siamo portatori di un progetto industriale corretto e
giusto, valido, che ora riteniamo che deve essere esaminato e
valutato per quello che è e per la sua portata", ha detto Bono
che ha aggiunto che "senza una cantieristica europea non
possiamo competere a livello globale".
"Abbiamo costruito l'Europa per regolare gli stati del
Vecchio continente - ha argomentato Bono - ma non ci siamo
accorti che, nel frattempo, il mondo andava in un'altra
direzione. In Europa abbiamo 68 società che fanno
telecomunicazioni; Cina e Usa ne hanno tre ciascuna. Se non le
mettiamo assieme, non possiamo competere. Lo stesso nel settore
dell'automobile e dell'energia. Così, quando parliamo di difesa
comune - ha aggiunto Bono - e partire da un'industria comune è
più facile".
Per l'acquisizione dei cantieri di STX France di
Saint-Nazaire, Fincantieri è stata ritenuta "preferred bidder",
cioè miglior offerente, dal Tribunale fallimentare di Seoul
(Corea del Sud) nel processo di vendita del 66,66% della stessa
STX France. Il 66,66% è la quota di proprieta' del gruppo
coreano STX Offshore & Shipbuilding, mentre il 33,34% è nelle
mani dello Stato francese, che è intenzionato comunque ad
aumentare la propria quota favorendo l'ingresso di DCNS, la
società partecipata dallo Stato nel settore delle costruzioni di
navi militari. Ora sono in corso i colloqui per la definizione
della governance della società, della quale hanno parlato anche
Francois Hollande e Paolo Gentiloni nel loro primo incontro
bilaterale lo scorso 10 gennaio.
Bono, che ha parlato di Stx a margine dell'intervista
pubblica con il direttore de "Il Piccolo", Enzo D'Antona,
nell'evento "Top 500. Le imprese del Friuli Venezia Giulia", ha
spiegato che il progetto di Fincantieri è "un obiettivo
fondamentale per scuotere un continente che ha bisogno di essere
scosso. Noi lanciamo le idee e abbiamo la determinazione per
seguirle. Poi - ha concluso - siamo anche coscienti che non
tutte le cose riescono, ma abbiamo anche altre strategie di
riserva".
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