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Payet-Bale e CR7-Ibra, ecco i top e flop di Euro 2016

Sorprese, conferme e delusioni a un turno da fine gironi

Redazione ANSA

Per qualcuno dei protagonisti annunciati degli europei è quasi tempo di verdetti: il calcio brucia in fretta le proprie emozioni e dopo che in tutti i gironi sono state giocate due partite su tre, resta solo l'ultimo appello per cambiare la china del torneo personale di alcuni di questi campioni.

Il caso di scuola è quello di CRISTIANO RONALDO, i cui occhi attraversati da un velo di stupore dopo l'errore dal dischetto con l'Austria, nel Parco di Principi a Parigi, rischiano di diventare uno dei simboli negativi di euro 2016. CR7, reduce dalla vittoria con il Real Madrid in Champions, si rivela invece una specie di palla al piede per il Portogallo, fino a sbagliare il rigore della possibile vittoria sull'Austria. Se i lusitani dovessero tornare a casa anzitempo anche stavolta, accendendo il solito fado triste che accompagna i rientri in patria di una nazionale che nel calcio si contraddistingue per le sconfitte, gran parte delle colpe sarebbero sue. Trasformando il vincente Ronaldo del Real Madrid nell'icona del flop di fenomeni del calcio mondiale che, quando mettono piede in Nazionale, diventano irriconoscibili.

E, da trascinatori nelle rispettive squadre di club, si trasformano in calciatori 'normali', assolutamente anonimi. La lista dei campioni a fari spenti in Francia non è breve e, partendo dal Gruppo A, comincia con Paul POGBA, inconcludente nella prima gara contro la Romania, tanto da indurre il ct Deschamps a farlo partire dalla panchina contro l'Albania: dove, una volta entrato in campo, si è distinto soprattutto per un gesto dell'ombrello verso i tifosi che lo fischiavano. E che dire dell'inglesino Raheem STERLING, che il Manchester City acquistò per poco meno di 70 milioni di euro dal Liverpool? Finora ha giocato talmente male da far venire in mente a un tifoso di lanciare una campagna di 'crowdfunding' (una raccolta fondi sul web basata sulle donazioni spontanee) per comprargli un biglietto aereo e rispedirlo a casa.

Nella Germania non ha brillato finora Thomas MUELLER, stella del Bayern Monaco, anche se il torneo è ancora lungo e i tedeschi storicamente vengono fuori alla distanza. Il polacco Robert LEWANDOWSKI, attaccante dal gol facilissimo, uno dei centravanti più attesi in Francia, finora non ha inciso. In Bundesliga e in Champions non ha mai sbagliato, a Euro 2016 probabilmente si è presentato scarico.

La Svezia ha esibito, si fa per dire, uno Zlatan IBRAHIMOVIC nelle vesti di guru: parole, e critiche (anche al ct) tante, gol zero. Il centravanti del PSG era atteso anche dai francesi, ma finora è stato impalpabile.

Lo stesso vale per il belga Kevin DE BRUYNE, acquistato dal Manchester City per 74 milioni di euro. Ma c'è pure chi, al contrario, tiene fede alle attese o, addirittura, conquista inaspettatamente una ribalta tanto prestigiosa. E' il caso del francese Dimitri PAYET, che il West Ham un anno fa acquistò per 15 milioni di euro. Dopo gli exploit contro Romania e Albania, ne vale almeno il triplo.

Nell'Inghilterra si è confermato Jamie VARDY: il suo gol è il primo nella storia dell'Europeo realizzato da un calciatore del Leicester. basta questo per consegnarlo ai posteri.

Garet BALE, 'Mister 100 milioni', ha finora segnato un gol a partita: due su due, confermandosi decisivo per le sorti del Galles, che va a caccia degli ottavi.

Conferma anche per Tony KROOS, regista tedesco di classe e eleganza sopraffine, nonchè pilastro del Real Madrid. E' stato finora il padrone del centrocampo.

Nella Spagna ha fatto faville Alvaro MORATA, attaccante della Juve in procinto di tornare al Real Madrid. Stesso discorso per NOLITO, veloce e agile punta del Celta, sul quale Del Bosque ha deciso di scommettere.

I due gol contro la Turchia sono come una promessa mantenuta. Le stesse promesse andate a buon fine con i croati MODRIC e RAKITIC, centrocampisti di Real e Barça. Non vanno dimenticate le belle prestazioni del rumeno STANCU o di WEISS che, assieme ad HAMSIK, ha trascinato la Slovacchia. E dopo una partenza da dimenticare (flop contro l'Italia) persino Romelu LUKAKU si è ritagliato una prestazione da protagonista contro l'Irlanda, realizzando una doppietta. Come a dire che c'e' speranza per tutti, ma occorre affrettarsi, perchè resta solo l'appello dell'ultima gara del girone e in molti poi torneranno a casa.

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