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Incidenti, in Italia 3 su 4 sono per distrazioni al volante

Per 'Tavolo Sicurezza Stradale' maggiore imputato lo smartphone

Redazione ANSA

ROMA - In Italia l'81% delle cause degli incidenti stradali è di natura soggettiva, infatti 3 su 4 sono dovuti a distrazioni al volante: maggiore responsabile è l'uso dello smartphone mentre si guida. Il comportamento così è il fattore che in Italia, rispetto agli altri paesi europei, incide in maniera rilevante sull'incidentalità. Comportamento influenzato da fattori culturali, caratteristiche della strada, mancanza di norme semplici e facilmente applicabili. E' in sintesi la fotografia che racconta i risultati del primo anno di lavoro del "Tavolo sulla Sicurezza Stradale", assise informale a cui partecipano interlocutori come Anas, Ania, Aci, Polizia Stradale, #Forumautomotive e Dekra Italia, composta tra gli altri dal presidente della Commissione Trasporti Altero Matteoli e dal segretario della Commissione Trasporti della Camera, Paolo Gandolfi, presentati questa mattina a Roma presso la sede di Aci. Il "Tavolo" nato nel 2016 ha infatti l'obiettivo "di diventare un punto di riferimento per tutti coloro che sono coinvolti nel miglioramento della sicurezza stradale". In particolare emerge che la "maggior parte degli incidenti stradali deriva da distrazioni" (telefonare o messaggiare con lo smartphone mentre si guida, uso dei dispositivi tecnologici dell'auto) e "da comportamenti estremi, non razionali, scorretti o imprudenti che possono certamente essere modificati". "Il tavolo è molto importante - spiega Gandolfi - perché è un'occasione di confronto con soggetti diversi ed e' stata anche l'occasione per capire la necessità di avere un coordinamento unitario di tutte queste attività sulla sicurezza stradale". "Il problema della sicurezza stradale - specifica - oltre ad essere difficile da risolvere, trova una delle sue complessità proprio nel fatto che si è molto scoordinati nelle azioni: ognuno fa il proprio pezzo e a volte non si agisce tutti nella stessa direzione". "Il Tavolo - conclude Gandolfi - è stato un'ottima occasione per verificare questi aspetti e proporre dei rimedi". 

Il Tavolo sulla Sicurezza stradale inoltre, come si legge nella relazione del primo anno, ha deciso di "sostenere le proposte di modifiche del Codice della Strada con una serie di azioni per arginare il fenomeno dell'utilizzo alla guida dello Smartphone". In particolare le azioni prevedono: Prevedere il ritiro della patente da uno a tre mesi fin dalla prima infrazione; Favorire campagne di formazione, comunicazione, informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale; Promuovere la formazione e l'aggiornamento degli operatori del settore; Unificazione, per quanto possibile, delle regole del traffico stradale in Europa. Per arginare il fenomeno della Velocità alla guida si propone poi di favorire campagne di formazione, comunicazione, informazione e sensibilizzazione. Enrico Pagliari responsabile area tecnica Aci ricorda che nel Tavolo "abbiamo approfondito in particolar modo il discorso sui comportamenti evidenziando che purtroppo 9 volte su 10 una con causa principale dell'incidente stradale e' il comportamento, un fenomeno complesso che parte dalla distrazione ma ci sono anche altre cause" per questo "bisogna intervenire a 360 gradi sui comportamenti". "Abbiamo parlato di ambiente sociale in cui si vive - prosegue - come la famiglia e la scuola, della diffusione degli smartphone che ci distraggono molto". Poi conclude: "siamo convinti del lavoro portato avanti e che mettiamo a disposizione di tutti e mostra che bisogna intervenire in più direzioni" come la semplificazione della segnaletica stradale su cui è impegnata l'Aci. 

“L’automobile - spiega l'amministratore delegato di Dekra Italia, promotore del Tavolo della Sicurezza Stradale, Toni Purcaro - rimane il primo dei mezzi di trasporto utilizzati e quindi l’automobilista è determinante nel definire strategie e azioni a favore della Sicurezza Stradale; il primo problema, rimane, oggi più di ieri, il fattore umano, visto che il 90% degli incidenti derivano da comportamento errato del conducente. "La strategia - sottolinea - deve essere impostata sempre secondo un approccio sistemico come rilevato dalla Commissaria UE per il trasporto e coordinato anche a livello legislativo che al momento rappresenta uno dei principali ambiti da accelerare vista la complessità della materia soprattutto nel nostro paese. A tal proposito, - conclude - Dekra Italia considera l'importanza della realizzazione di un processo comune tra organi competenti per la produzione e l’utilizzo delle informazioni inerenti la sicurezza stradale ed in questo senso la proposta dell’On. Gandolfi circa la richiesta al Governo di istituire di un’"Agenzia Nazionale per la Sicurezza Stradale" quale punto di coordinamento dell’intera materia".

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