(ANSA) - Per milioni di viaggiatori di tutto il mondo è da sempre il fedele compagno di avventure: compie 120 anni l'Omino della Michelin, nato nel 1898 a seguito di un'idea del fondatore del gruppo, Édouard Michelin, che nel 1894, all'Esposizione Universale e Coloniale di Lione, dichiarò, vedendo una pila di pneumatici disposti artisticamente, "Guarda, con un paio di braccia in più sembrerebbe un omino!".
Quattro anni dopo per mano dell'artista Marius Rossillon, conosciuto con il nome d'arte di "O'Galop", nacque Bibendum, l'Omino diventato logo e immagine dell'azienda produttrice di pneumatici ed editrice della omonima guida, nata in Francia nel 1900 con lo scopo di spingere i pochi automobilisti transalpini del tempo a viaggiare di più, fornendo gli indirizzi dei posti migliori per mangiare e dormire. Una guida che oggi copre 30 Paesi nel mondo. In Italia, con la finalità di raccontare storie di famiglia e ricette della tradizione attraverso l'utilizzo di simboli come da suo Dna, è arrivata nel 1956 con il titolo "Dalle Alpi a Siena" e dal 1957 la Guida copre tutto il territorio nazionale.
Bibendum sarà celebrato fino al 31 dicembre con una mostra allestita in Francia a Clermont-Ferrand presso L'Aventure d Michelin, il luogo- si spiega - che custodisce la storia e il patrimonio culturale del Gruppo imprenditoriale transalpino.
L'omino, di colore bianco e composto da camere d'aria di pneumatici a cui hanno lavorato negli anni artisti della pubblicità e dei manifesti come Hautot, Grand Aigle, Riz, Cousyn e René Vincent, ha assunto notorietà a livello internazionale negli anni Venti dopo l'esordio come protagonista del manifesto dal titolo "Nunc est Bibendum" ("Adesso bisogna bere"), in cui cita l'Ode di Orazio (I, 37). Nel 2000 è stato riconosciuto il miglior logo di tutti i tempi da una giuria di esperti del Financial Times. Nello stesso anno ha assunto un design high-tech in 3D al fine di sottolineare la predisposizione per l'innovazione e la tecnologia.(ANSA).