Il colosso giapponese Nissan, principale produttore di auto in territorio britannico, ha messo in guardia sulla sopravvivenza del suo impianto di Sunderland, che impiega in Inghilterra 7000 lavoratori, laddove il governo di Boris Johnson non fosse in grado di raggiungere un accordo di libero scambio post Brexit con l'Ue a zero dazi. Il monito è stato lanciato nella settimana di una nuova tornata chiave dei negoziati sulle relazioni future con Bruxelles, al momento in stallo, da Ashwani Gupta, chief operating officer di Nissan. Gupta, intervistato dalla Bbc, ha assicurato che la fabbrica di Sunderland - risparmiata per ora dal piano globale di ristrutturazione messo in cantiere dalla holding anche sullo sfondo dei contraccolpi del coronavirus - resta "un caposaldo delle nostre attività in Europa". "E' noto che siamo il primo produttore di auto nel Regno - ha proseguito - e siamo impegnati a rimanerlo. Ma, detto questo, se la condizione dei dazi non fosse più quella attuale il business diverrebbe insostenibile, e non per nostra scelta. Ciascuno lo deve comprendere".