La pandemia del coronavirus affonda i conti della Mazda che registra un crollo delle immatricolazioni e ritira le previsioni sull'utile per l'intero anno fiscale. Il risultato per l'esercizio annuale terminato al 31 marzo segna una flessione dell'80% a 12,13 miliardi di yen, pari a 104 milioni di euro. "L'impatto negativo causato dall'emergenza sanitaria sull'utile operativo ammonta a 10 miliardi di yen" ha detto Akira Koga, uno dei direttori operativi della casa auto nipponica, aggiungendo che la volatilità sul mercato della valute ha fatto il resto. I volumi delle vendite a livello globale sono scesi di oltre il 9% rispetto all'anno precedente, a 1,42 milioni di unità, con una flessione in Cina pari al 14,2% e nel Nord America del 5,8%.
Sebbene l'apertura degli impianti domestici e all'estero stia procedendo gradualmente, ha reso noto Mazda, la produzione non tornerà ai ritmi regolari prima di qualche mese a partire da giugno. Nelle scorse settimana l'azienda con sede a Hiroshima ha chiesto di accedere a un linea di credito da 300 miliardi di yen, l'equivalente da 2,6 miliardi di euro per fronteggiare il rallentamento delle attività. Altre case auto concorrenti sono sono state obbligate a richiedere fondi supplementari per far fronte alla pandemia, tra cui Toyota e Nissan, e in ultimo la Mitsubishi Motors, che ha invitato le istituzioni finanziare del Paese a concederle un prestito da 300 miliardi per la sua sostenibilità economica.