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Auto: Quagliano, con ecotassa -100mila immatricolazioni

Per Centro Studi Promotor strada è incentivi a rottamazione

Redazione ANSA

"L'emendamento che punta ad introdurre incentivi per l'acquisto di vetture ibride ed elettriche e penalizzazioni per l'acquisto di tutte le altre vetture, se entrerà in vigore con l'approvazione della Legge di Bilancio avrà conseguenze negative e controproducenti rispetto agli obiettivi che si intendono perseguire". Lo ha detto all'ANSA il presidente del Centro Studi Promotor, Gianprimo Quagliano, che stima un calo aggiuntivo nel 2019 di almeno 100.000 immatricolazioni. Quagliano ribadisce che la strada da seguire è quella degli incentivi alla rottamazione.

Secondo Quagliano, "la ragione principale per la quale il provvedimento è sbagliato è il fatto che per affrontare il problema dell'inquinamento da automobile si pensa di usare il bastone, mentre si può usare la carota, venendo incontro agli automobilisti che pensano di cambiare l'auto perché penalizzata dalle limitazioni al traffico e dando anche un contributo all'incremento delle entrate tributarie e allo sviluppo del Pil". Quagliano ricorda che "il Centro Studi Promotor ha presentato al Governo la proposta di introdurre nuovi incentivi alla rottamazione sulla base dell'esperienza di quelli del 1997 che, grazie al gettito Iva e alle tasse sulle immatricolazioni delle vetture vendute in più, portarono nelle casse dello Stato maggiori entrate per 1.400 miliardi di lire (723 milioni di euro) e secondo la Banca d'Italia generarono un incremento del Pil di 0,4 punti percentuali".

"L'aumento del prelievo fiscale sulle immatricolazioni per le auto non elettriche e non ibride - osserva Quagliano - ostacolerà fortemente la sostituzione delle auto circolanti più vecchie e più inquinanti che sono in larghissima misura di proprietà di automobilisti a basso reddito. Il provvedimento è sbagliato anche per l'impatto negativo sul mercato dell'auto che sta ancora faticosamente uscendo da una crisi gravissima, che il Centro Studi Promotor ha previsto in calo anche nel 2019. A tutto questo si aggiunge che gli incentivi previsti non contemplano la contestuale rottamazione di un usato per chi ne beneficia e, particolare non trascurabile, il fatto che oggi in Italia non si producono auto elettriche".

Promotor: Incentivi a costo zero per gli automobilisti colpiti da limitazioni ambientali al traffico

Un bonus di 2.000 euro più uno sconto di altri 2.000 euro a tutti coloro che nel 2019 compreranno una nuova auto e contestualmente rottameranno un usato di oltre 10 anni. Il tutto non solo a costo zero, ma con un aumento del gettito per l’Erario e con un impatto positivo sulla crescita del Pil. E’ questa la proposta di nuovi incentivi alla rottamazione avanzata al Governo dal Centro Studi Promotor. "Se la proposta del Centro Studi Promotor per il 2019 venisse accolta - si legge in un comunicato - il recupero del bonus a carico dello Stato (2.000 euro) sarebbe ampiamente garantito, dato che oggi, secondo l’Unrae, il prezzo medio per l’acquisizione di un’autovettura è di 21.020 euro di cui 3.790 di Iva".

La proposta del Centro Studi Promotor è costruita sulla base dei primi incentivi alla rottamazione che furono in vigore nel 1997 e che ottennero ottimi risultati senza oneri per lo Stato, dato che l’aumento del gettito Iva e delle tasse di immatricolazioni sulle auto vendute in più coprì completamente il costo dell’erogazione del bonus e lasciò all’Erario un maggior gettito netto di 1.400 miliardi di lire (723 milioni di euro). “La nostra proposta - ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - è motivata dall’esigenza di supportare gli automobilisti, spesso a basso reddito, che possiedono una vettura di oltre 10 anni di anzianità e che hanno necessità di sostituirla per evitare le limitazioni al traffico imposte per motivi ambientali”.

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