ROMA - Sono due modelli della gamma FCA - la Jeep Wrangler e la Jeep Cherokee - le auto con maggiore contenuto 'americano' rispetto a tutte le altre vendute nel mercato Usa. Lo riferisce la sezione Money Today del quotidiano Usa Today, citando uno studio realizzato dall'importante sito car.com.

La classifica è stata stilata tenendo conto di numerosi fattori, come il luogo dove l'auto viene assemblata, la quantità di parti e componenti che provengono dagli Stati Uniti, il numero dei dipendenti nordamericani che sono coinvolti nel processo di produzione e, se arrivano da altri stabilimenti, il luogo dove vengono fabbricati il motore e la trasmissione.

Nel caso dell'iconica Jeep Wrangler, la quota di 'americanità' è al 74%, seguita da Jeep Cherokee (che ricordiamo nasce sul progetto della piattaforma dell'Alfa Romeo Giulietta), che arriva al 70%. Entrambe le auto del Gruppo FCA sono costruite nel 'cuore' del Nordamerica, a Toledo, nello Stato dell'Ohio.

Terza nella classifica car.com la Ford Taurus, che viene prodotta a Chicago, seguita dal pick-up Honda Ridgeline (che arriva da Lincoln in Alabama), dall'Acura RDX - sempre del Gruppo Honda - fabbricata ad East Liberty in Ohio, e dall'altro 'mito' degli utenti americani, il pick-up Ford F150, che ha due siti produttivi: Dearborn in Michigan e Claycomo in Montana.

Chiudono la classifica dell'americanità il suv Ford Expedition (Louisville in Kentucky), il GMC Acadia (Spring Hill in Tennessee), l'mpv Honda Odyssey e il suv Honda Pilot, entrambi assemblati a Lincoln in Ohio.

Diversi costruttori, sottolinea Usa Today, hanno iniziato a ribadire che i loro modelli sono Made in America dopo gli attacchi del presidente Trump al fenomeno delle delocalizzazioni produttive fuori dai confini Usa.

Il mercato non sembra essere ancora condizionato da questi richiami autarchici, ma lo studio di car.com evidenzia come l'atteggiamento positivo nei confronti del Made in America, nell'ambito delle motivazioni d'acquisto, sia adesso al 25% degli intervistati, mentre era al 13% nella ricerca del 2016.