TORINO - Fca chiude il terzo trimestre dell'anno con risultati record e rivede al rialzo le stime per il 2016. Nessuna cessione di asset del gruppo è prevista entro la fine dell'anno, assicura l'amministratore delegato. Sergio Marchionne, nella conference call con gli analisti finanziari, dopo il consiglio di amministrazione a Londra. A Piazza Affari il titolo chiude con un +1,44%. I conti del trimestre del gruppo italoamericano sono migliori delle attese: utile netto adjusted più che triplicato a 740 milioni di euro (+252%) e utile netto pari a 606 milioni, in aumento di 1 miliardo di euro rispetto al rosso del terzo trimestre 2015. L'Ebit adjusted è in crescita del 29% a 1,5 miliardi di euro, con tutti i settori in miglioramento a eccezione dell'America Latina, mentre l'Ebit è pari a 1,34 miliardi di euro rispetto ai 225 milioni di euro dello stesso periodo del 2015. E proprio "la forte performance operativa dei primi nove mesi" consente a Fca di migliorare i target dell'anno: ebit adjusted superiore a 5,8 miliardi di euro (rispetto a oltre 5,5 miliardi di euro), utile netto adjusted oltre 2,3 miliardi di euro (era oltre 2 miliardi di euro).
Confermati i ricavi netti oltre 112 miliardi di euro e l'indebitamento netto industriale inferiore a 5 miliardi di euro, "target realistico" quest'ultimo e non collegato alla eventuale vendita di asset, spiega Marchionne. A proposito della cessione di Marelli e Comau, il manager spiega di non avere mai detto che "queste attività sono in vendita" e di non avere mai fatto riferimento "a un deal in particolare con Samsung. Sono questioni interne. I colloqui continuano". "In questo mercato sempre più competitivo siamo impegnati nella crescita di volumi e quota di mercato", aggiunge. Nel terzo trimestre i ricavi netti sono pari a 26,8 miliardi di euro, in linea con l'analogo periodo del 2015. Le consegne globali complessive sono pari a 1.123.000 unità, anche queste sostanzialmente in linea con il terzo trimestre 2015, mentre Jeep registra un aumento del 3% con un balzo del 69% in Cina grazie anche ai veicoli prodotti dalla joint venture con Gac. La quota di mercato è in crescita al 12,5% negli Stati Uniti, dove Marchionne non prevede tagli di produzione nel quarto trimestre e al 6,1% in Europa. Confermata la leadership di mercato in Brasile con una quota del 18,6%. L'indebitamento netto industriale di Fca, nonostante gli investimenti pari a 2 miliardi di euro siano in linea con il terzo trimestre 2015, è in aumento di 1 miliardo di euro rispetto a giugno 2016, "principalmente - spiega l'azienda - per effetto della normale stagionalità del capitale circolante". La liquidità disponibile rimane forte a 23,2 miliardi di euro.