ROMA - I costruttori dell'automotive Usa e Ue 'uniti' in vista dell'8/o round delle negoziazioni del Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) che prende il via questa settimana. Chiedono il mutuo riconoscimento delle normative, tuttora diverse nelle due aree, sulla sicurezza degli autoveicoli, e un provvedimento di legge che elimini le barriere, tariffarie e non. La posizione sarà rappresentata al Ttip da Acea, l'associazione tra le case automobilistiche europee, dal Consiglio politico dell'automotive americano (Aapc) e dall'Alleanza dei costruttori automobilistici (Auto Alliance), a nome dell'industria automobilistica transatlantica.
"Il commercio di auto - si legge in una nota di Acea, Aapc e Auto Alliance - già rappresenta il 10% dell'interscambio commerciale tra tra Usa e Ue. Chiediamo insieme un nuovo accordo che includa l'eliminazione di barriere tariffarie e non tariffarie. Questo aumenterà i volumi commerciali, abbasserà i costi di produzione, creerà più posti di lavoro e migliori, e migliorerà la competitività industriale". Secondo le associazioni, "questo può accadere senza abbassare gli standard ambientali e di sicurezza che abbiamo sia negli Usa che nell'Ue". Proprio sul fronte sicurezza, le associazioni chiedono che Usa e Ue riconoscano i rispettivi standard di sicurezza, visto che sono nei fatti equivalenti, ma costringono i costruttori che esportano i loro veicoli a maggiori spese, senza che questo si traduca nei fatti a un'addizionale livello di sicurezza".