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Pirelli scommette su auto condivisa, elettrica e connessa

Nel 2019 ricavi +2,5%, ebit a 917 milioni

Redazione ANSA MILANO

 Gli automobilisti sempre di più sposeranno la mobilità condivisa e sceglieranno auto elettriche o connesse. E' l'assunto da cui parte Pirelli che, in occasione della presentazione del nuovo piano 2020-2022, guarda oltre al 2025 ed è già "al lavoro con le migliori case auto e le più innovative start up" su pneumatici destinati ai veicoli elettrici dove è già da tempo al lavoro nello sviluppo dei propri pneumatici 'Elect' e tecnologia Cyber e con nuove funzionalità per incrementare la sicurezza di guida, ottimizzare le performance e costruire un eco sistema di dati dello pneumatico. In un arco di orizzonte al 2025, Pirelli prevede "un cambiamento dell'attitudine del consumatore verso la proprietà dell'auto, con un aumento delle flotte in sharing e dei veicoli dei servizi di auto, con una tendenza che al 2025 interesserà anche la fascia alta del mercato. Anche le auto elettriche vedranno una crescita della loro incidenza e rappresenteranno circa un terzo della produzione auto Premium/Prestige, con una crescita del parco auto elettrico complessivo. Si prevede, inoltre, che tutti i veicoli del segmento Premium/Prestige prodotti nel 2025 saranno connessi (oggi circa il 70%)". 

Sul fronte 'green' Pirelli prevede un utilizzo crescente di materiali derivanti da fonti rinnovabili e riciclati, con l'obiettivo al 2025 di utilizzare per oltre il 40% materiali rinnovabili (oltre il 60% l'obiettivo al 2030) nelle nuove linee di prodotto. Il Piano 2020-2022 prevede, inoltre, un continuo investimento sulla mobilità sostenibile, in particolare sugli pneumatici destinati ai veicoli elettrici e in cui oggi Pirelli vanta 74 omologazioni ed è al lavoro su 286 progetti. Nelle soluzioni connesse, Pirelli, ha completato la prima fase di test di sviluppo del Cyber Tyre, stabilizzando la tecnologia, testandola in condizioni estreme come la Formula 2 e lanciando 2 co-sviluppi con partner Prestige. La società ha ora avviato la seconda fase che, anche attraverso possibili partnership, punta allo sviluppo di un prodotto su larga scala per i produttori auto Premium e alla creazione di un sistema di connettività attivo rivolto alla sicurezza, al controllo del veicolo e alla riduzione delle emissioni. Gli impianti produttivi presenteranno un minore impatto ambientale, prevedendo il piano una riduzione del 25% delle emissioni assolute di CO2 del gruppo al 2025 rispetto al 2015, l'utilizzo del 100% di elettricità rinnovabile al 2025 con un obiettivo di "Carbon Neutrality" (rinnovabile e termica) al 2030, una riduzione del prelievo specifico di acqua del 43% e l'avvio del 98% dei rifiuti a recupero, in ottica "Zero waste to landfill". I principali target della strategia di sviluppo sostenibile al 2022, 2025 e 2030 di Pirelli vanno a supporto degli 11 obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 delle Nazioni Unite. La loro definizione "poggia sulla mitigazione dei rischi e presa di opportunità derivanti dagli scenari al 2025-2030, tra cui break-through tecnologico e digitale, economia circolare, crescita della popolazione, scarsità di risorse naturali e cybersecurity" spiega una nota. A livello di materie prime, per nuove linee di prodotto Pirelli prevede entro il 2025 di usare oltre il 40% di materiali rinnovabili, oltre il 3% di materiali riciclati, meno del 40% di materiali di derivazione fossile. Entro il 2030 la sfida è maggiore: i materiali rinnovabili arriveranno al 60%; materiali riciclati al 7%; materiali di derivazione fossile meno del 30 per cento. A livello di processo produttivo, con riferimento alle emissioni di CO2, l'obiettivo è entro il 2025 di usare il 100% di energia elettrica rinnovabile a livello di gruppo; ridurre del 25% (sul 2015) le emissioni assolute di CO2 ed entro il 2030 raggiungere la Carbon Neutrality (emissioni da energia elettrica e termica). Ulteriori obiettivi di efficienza nell'utilizzo delle risorse al 2025 sono ridurre del 10% sul 2019 il consumo specifico di energia; ridurre del 43% rispetto al 2015 il prelievo specifico di acqua; e portare al 98% i rifiuti avviati a recupero (Vision Zero Waste to Landfill). La sicurezza è un altro terreno di sfida dove Pirelli punta ad accrescere del 15% il peso dei ricavi da prodotti "Eco-Safety performance" entro il 2022, raggiungendo il 71% sul totale vendite di pneumatici car del Gruppo. Restringendo sui prodotti "High value" il peso dei ricavi Eco-Safety performance sarà del 78%. Pirelli vuole, rispetto al 2015, ottenere una tenuta sul bagnato dei suoi pneumatici in crescita del 7% al 2022 e del 9% al 2025, riduzione della resistenza al rotolamento del 10% al 2022 e del 14% al 2025, riduzione del peso del 25% al 2022 e del 30% al 2025, un tasso di abrasione del battistrada in riduzione del 12% al 2022 e del 18% al 2025, ridurre la rumorosità del 4% al 2022 (costante al 2025). La cultura della Sicurezza sul lavoro continuerà a sostenere l'obiettivo Zero Incidenti, con un indice di frequenza degli infortuni sotto lo 0,15 entro il 2022 e allo 0,1 entro il 2025. Il piano punterà poi su una gestione sempre più innovativa del capitale umano con la sperimentazione di modalità di lavoro sempre più smart e formazione su nuove competenze digitali.

Intanto  Pirelli chiude il 2019 con ricavi in crescita del 2,5% a 5.323,1 milioni di euro, in linea con il target (5.300 milioni il target 2019) e un ebit adjusted a 917,3 milioni di euro con un margine al 17,2% (17%/17,5% il target 2019). La politica dei dividendi di Pirelli "prevede un pay out confermato pari al 40% dell'utile netto consolidato". L'impatto previsto del Coronavirus sui conti di Pirelli "al momento a livello di Ebit Adjusted nel primo trimestre 2020 è pari a circa 30 milioni di euro che si prevede sarà riassorbito nel corso dell'anno. Qualora la crisi dovesse protrarsi, aggiornerà le stime" alla "presentazione dei dati del primo trimestre 2020, a maggio". Il gruppo ha "sospeso l'operatività in 2 delle 3 fabbriche che conta in Cina, dove al momento opera a ritmo ridotto unicamente la fabbrica Car/Moto di Yanzhou. La Cina contribuisce per circa il 12% alle vendite totali Pirelli.

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