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Adiconsum, ricarica auto elettriche diventi servizio pubblico

Sviluppo della rete più importante del solo acquisto del veicolo

Redazione ANSA ROMA

Riconoscere il servizio di ricarica per i veicoli elettrici quale 'servizio pubblico', come già avviene per il rifornimento con carburanti fossili: è la richiesta di Carlo De Masi, presidente di Adiconsum, che condivide l'obiettivo reso noto dal Governo nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec), trasmesso alla Commissione Ue, di 4 milioni di veicoli elettrici al 2030. De Masi però manifesta qualche preoccupazione. "I soli incentivi all'acquisto dei veicoli elettrici non bastano - dichiara -. Occorrerà innanzitutto sviluppare correttamente la rete di ricarica dedicata, a cominciare dalle stazioni di servizio che devono realizzare colonnine fast". "Adiconsum sostiene il diritto del consumatore di poter ricaricare il proprio veicolo elettrico in pubblico con facilità e corretta fruibilità, grazie ad una rete efficace", afferma Pierpaola Pietrantozzi, segretario nazionale di Adiconsum - L'esercizio di tale diritto è fondamentale per un vero sviluppo della mobilità elettrica, molto più dell'indurre i consumatori al solo acquisto del veicolo elettrico". Oltre a una rete dedicata, a parere dell'associazione, inoltre, serve un prezzo dell'energia per la ricarica in pubblico inferiore rispetto a quelli dei carburanti fossili. La soluzione a queste due problematiche, continua il presidente di Adiconsum, potrebbe venire dal riconoscimento del servizio di ricarica come servizio pubblico. "Occorre - prosegue Pietrantozzi - conseguentemente imporre alle aziende fornitrici di tale servizio di rispettare le norme dedicate al servizio pubblico, sottoponendole al controllo degli organi a questo deputati". "Ecco perché - conclude De Masi - Adiconsum ha inviato una lettera in cui chiede al Governo e ai ministeri competenti di colmare tale lacuna normativa". 

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